Nel Reatino, andare nei campi e nei boschi per raccogliere funghi ed erbe selvatiche è una tradizione ancora viva. Il sottobosco offre un’ampia varietà di prodotti tra cui primeggiano i tartufi. Il prezioso tubero cresce abbondante nel reatino e la raccolta è un’antica tradizione praticata da tempo immemorabile.
La provincia di Rieti viene accreditata come una delle provincie più ricche d’Italia per la produzione e per la qualità di tartufi, reggendo il confronto con quelli provenienti da località più famose e risultando essere particolarmente apprezzato dai grandi conoscitori.
Le aree di raccolta più importanti sono:
- La zona del Terminillo (Leonessa);
- La Valle del Salto ed il Cicolano (S.Martino di Petrella Salto dove in estate si svolge la famosa sagra);
- La Valle del Turano (Ascrea, Stipes);
- La zona dei Monti Sabini (da Contigliano a Fara in Sabina).
In queste zone sono presenti tutte le specie più pregiate di Tartufo:
Il Bianco Pregiato, tra tutti i tartufi il più pregiato e costoso, sia per le caratteristiche organolettiche, considerate le migliori, sia perché molto difficile da raccogliere. Questo tartufo, dalla carne biancorosata, emana un odore molto intenso con un sapore molto gradevole;
Il Nero Pregiato si distingue per il colore della carne, per una superficie appena disegnata e per l’aroma intenso, di poco inferiore a quello del tartufo bianco.
Ed infine lo Scorzone, meno pregiato, con un colore brunonerastro, simile al Nero Pregiato, ma con proprietà organolettiche inferiori, una superficie molto verrucosa e carne giallastro bruna con qualche macchia rossiccia. Emana un odore che da debole diventa poi molto forte ed aromatico.