Le origini storiche di Vico nel Lazio, nella provincia di Frosinone, che dista da Roma circa 98 km, sono incerte e potrebbero risalire al VI sec. d.C. Con riferimento alla vita di San Domenico, fondatore del Monastero di Trisulti, si trovano documenti dell’anno 1000, riguardanti donazioni di terre fatte dai vicalotti alla comunità monastica.

Nel 1200 il paese è un libero Comune, dotato di propri Statuti e di potestà amministrativa.

Durante la cosiddetta guerra bonifaciana (1303-1312), Vico è sottomesso ad Alatri e pertanto reca nella sua bandiera le insegne comunali alatrensi.

Dopo la metà del secolo XVII, Vico torna alla diretta dipendenza dei Papi.

Il Palazzo medievale del Governatore, dove risiedeva il rappresentante del principe feudatario, per un lungo periodo è residenza estiva dei Principi Colonna.

Nella Chiesa di San Michele sono custoditi un mosaico bizantino (X sec.), una croce in legno e madreperla, proveniente da Gerusalemme, e una tela ad olio (XVII sec.), raffigurante la Trinità.

La Chiesa più antica è quella di Santa Maria, ricca di affreschi del XVII sec. e con una interessante cripta romana.

Infine nella Chiesa di San Giorgio, si trovano resti di affreschi, alcune pitture e un antico gonfalone.
Il patrono di Vico San Marco è festeggiato il 23 Aprile, giorno di San Giorgio, con l’accensione di alti falò, detti fauni.

Il Paese vanta, tra le sue tradizioni, la lavorazione del legno e del ferro ed è base di partenza per escursioni alla Certosa di Trisulti ed ai monti circostanti.

Per maggiori informazioni: Comune di Vico nel Lazio

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