Tic tac, le lancette proseguono in senso antiorario. Si bloccano. Inizia il nostro viaggio a ritroso nel tempo attraverso i luoghi più significativi della Seconda Guerra Mondiale nella Regione Lazio.
Taglia a metà l’Italia nella sua parte più stretta, congiungendo la foce del Fiume Sangro, in Abruzzo, con quella del fiume Garigliano, nel Lazio. Attraversando anche il Molise e la Campania. E’ un percorso cicloturistico e pedonale che ripercorre il ricordo dei tristi eventi della II Guerra Mondiale che, negli ultimi mesi del 1943 e nei primi sei mesi del 1944, sconvolsero la Ciociaria.
Parliamo della Linea Gustav, una linea difensiva impiegata dai tedeschi per fermare l’avanzata degli Alleati che procedevano verso il nord, liberando i territori occupati dalle truppe del Reich. Ripercorrere la linea del fronte in bici o a piedi, fino al fiume Garigliano a ritmi lenti attraversando, natura e borghi, storia e paesaggi sarà emozionante.
Visitate l’Abbazia di Montecassino, distrutta durante i bombardamenti e ricostruita.
Sempre in Ciociaria, un’ulteriore tappa ci consentirà di comprender ancora meglio questo periodo. Entriamo nel Museo vivo della memoria di Colle San Magno che ripercorre l’esperienza della Seconda Guerra Mondiale attraverso la memoria e i racconti della popolazione civile. Sei sale ricostruiscono gli eventi bellici a partire dalle testimonianze dirette dei protagonisti nei mesi fra il settembre 1943 e il maggio 1944. Troverete cimeli e i reperti di guerra – in gran parte recuperati nel territorio – oltre a testi esplicativi, fotografie, ritagli di giornali e documenti.
“Spostiamoci” sulle orme lasciate dall’uomo. Siamo qui, nel Museo di Piana delle Orme, a Borgo Faiti, vicino Latina, dove ammirerete una delle più grandi collezioni italiane dedicate alla storia del Novecento. Migliaia di pezzi: oggetti, giocattoli d’epoca, veri tank della Seconda guerra mondiale e molto altro ancora.

Bunker nel Monte Soratte
Nel padiglione dedicato ai mezzi bellici, si possono ammirare tanti mezzi militari che abbiamo visto ne “La vita è bella” di Benigni, ma anche mezzi che hanno calcato le scene ne “Il paziente inglese” (1996) e in “Malena” (2000). Il pezzo forte della collezione è il tank anfibio Shermann DD, recuperato al largo di Salerno e restaurato dai tecnici del museo. Ce ne sono solo tre al mondo e quello di Piana delle Orme è l’unico funzionante.
Siamo a nord del territorio di Roma, nelle profondità del monte Soratte che fu protagonista della Seconda Guerra Mondiale con il suo grande bunker fatto costruire a partire dal 1937 dal regime fascista, un dedalo ipogeo che costituisce una delle più grandi e imponenti opere di ingegneria militare presenti in Europa.
Merita una visita anche il Museo storico dell’Aeronautica militare di Vigna di Valle, il più antico del genere in Italia, con oltre 80 velivoli e una collezione di motori e cimeli aeronautici.

Sacrario Americano di Nettuno
La brezza marina, alleggerirà il nostro percorso storico, umano ed emozionale. Siamo ad Anzio/Nettuno, per vedere le “tane di volpe” dove i soldati inglesi trovarono rifugio durante lo sbarco, il Museo di Anzio che custodisce la documentazione originale dello sbarco filmato il 22 gennaio 1944, il cimitero monumentale americano e il cimitero inglese. Se il meteo e le condizioni del mare lo permetteranno, fate un giro in barca privata davanti alla spiaggia dove sbarcarono le truppe americane e ammirerete i resti di un mezzo da sbarco affondato il 22 gennaio 1944.
Non mancate una visita alle grotte di Aprilia un’altra tappa che vi racconterà una delle pagine più dolorose della storia italiana.
Entriamo ora nella Città Eterna. Il nostro viaggio prosegue visitando i luoghi dove i partigiani combatterono per preparare l’arrivo delle truppe alleate a Roma. Ecco il quartier generale delle SS in via Tasso con il Museo Storico della Liberazione, Via Rasella dove il 23 marzo 1944 i partigiani italiani uccisero 32 soldati dei corpi delle SS; in seguito a ciò, il generale Kappler ordinò l’esecuzione di 320 cittadini italiani alle Fosse Ardeatine, dove il 24 marzo 1994 una squadra d’attacco eseguì il comando.
Sebbene Viterbo fosse stata velocemente superata dalla linea del fronte, i punti più significativi che nella Tuscia raccontano la Seconda Guerra Mondiale sono la Chiesa di S. Francesco, quella di S. Sisto, il quartiere di Piano Scarano, Porta Fiorentina e Porta Romana.

Winston Churchill
Bolsena fu sede di alti comandi e lo stazionamento delle truppe a riposo. La presenza a Bolsena del quartiere generale del comandante del Corpo di Spedizione Alleato in Italia condusse nel viterbese fra il giugno e il luglio del ’44 illustri personaggi come il Maresciallo Tito, Sir Winston Churcill, il ministro sovietico Bogomoloff e il Re d’Inghilterra Giorgio VI, padre di Elisabetta II.
I luoghi della lotta clandestina del territorio di Rieti contro l’occupazione nazifascista, le attività partigiane, la vita quotidiana durante la guerra, il dramma del Monte Tancia sono raccontate nel percorso museale all’aperto del Museo diffuso di Poggio Mirteto.
Sulla via Appia, nell’area archeologica appena fuori l’abitato di Scauri e in prossimità del ponte sul Garigliano, sorge il Cimitero di Guerra Inglese di Minturno dove sono raccolte circa 2.049 tombe di soldati, in maggior parte britannici. Minturno fu coinvolta e sconvolta dalla tragedia della Seconda Guerra Mondiale. Il paese pagò uno dei più alti tributi, in termini di vittime, feriti e danni e nel 1998 è stata insignita della Medaglia d’Oro al Merito Civile. Questa la motivazione: «Durante l’ultimo conflitto mondiale, la città ed il suo contado, situati a ridosso della Linea Gustav, furono teatro di durissime battaglie e violenti bombardamenti che provocarono numerose vittime ed ingenti danni. Cittadini, inermi e stremati dalle privazioni, furono passati per le armi dalla rappresaglia dell’esercito tedesco in ritirata. Innumerevoli furono gli esempi di amore alla Patria e di nobile spirito di sacrificio. 1943-1944 Minturno (LT)».
Il cimitero si trova in prossimità dell’importante area archeologica di Minturno che ospita, tra l’altro, l’antico teatro romano e numerose testimonianze e reperti della stessa epoca.

Monte Tancia
Un tuffo nella memoria della storia dell’antifascismo in un territorio teatro di feroci rappresaglie e un’esperienza unica. Da vivere lentamente, passo dopo passo, a piedi o in bici.