Civita di Bagnoregio e il suo «Paesaggio Culturale» è candidata dal 2017 nella Lista Propositiva Italiana (Tentative List) dei siti Patrimonio Mondiale dell’Unesco per la sua capacità di riassumere in un luogo incredibilmente affascinante parte importante dell’evoluzione civile, culturale e religiosa dell’Occidente.
Tra “I Borghi più Belli d’Italia” e tra “Le 20 Città nella Roccia più spettacolari d’Italia” di Skyscanner nel 2015, questa meraviglia arroccata su una collina di tufo, raggiungibile attraverso un ponte pedonale sui calanchi circostanti, ha trasformato l’ostile e complicato paesaggio roccioso nel suo punto di forza.
La “città che muore”, in realtà, vive. È la prima località europea per crescita della popolazione turistica, suscitando grande interesse per la suggestione unica della location, un borgo che appare sospeso tra le nuvole nelle giornate di nebbia.
Questa meta turistica sbalorditiva è spesso scelta come set per il piccolo e grande schermo: “I due colonnelli” di Steno nel 1962; nel 1971, l’episodio “Il prete” del film “Contestazione generale”; lo sceneggiato televisivo, in onda su Rai 1 nel 2009, “Pinocchio” di Alberto Sironi; “Questione di karma” di Edoardo Falcone nel 2017 e “Puoi baciare lo sposo” di Alessandro Genovesi nel 2018. Ispirazione per Haiyao Miyazaki nel celebre film “Laputa, il castello nel cielo”, a Civita di Bagnoregio sono state girate le riprese iniziali dello sceneggiato “Terra nostra 2” del 2002.
Un tempo, la valle dei calanchi era attraversata da una delle più antiche vie d’Italia che collegava il lago di Bolsena alla valle del Tevere, poi interrotta dall’erosione dovuta ai torrenti, agli agenti atmosferici e al disboscamento. Fondata 2500 anni fa dagli Etruschi, poi colonia romana e patria di San Bonaventura, dal 1965 Civita di Bagnoregio è raggiungibile solo attraverso uno spettacolare ponte panoramico pedonale.
Tra gli eventi più suggestivi e caratteristici, sicuramente c’è il Presepe Vivente lungo le vie medievali e il Palio della Tonna, la sfida tra le contrade sul dorso degli asini, nella prima domenica di giugno e nella seconda di settembre.