Le sue origini sono davvero antichissime. Parrebbe risalgano al periodo Fenicio. Eccoci a Marta, nell’Alta Tuscia, sulla sponda meridionale del lago di Bolsena.

Stretta tra le rive del lago e i campi coltivati, Marta è un caratteristico villaggio di pescatori della Tuscia, alle pendici del monte omonimo dove sorge il Santuario della Madonna del Monte. Da qui uno sguardo a tutto tondo sui tetti, per tuffarsi poi nelle acque blu del lago, protette dai Monti Volsini.

Per godere delle limpide acque del lago, si può scegliere tra diverse spiagge in cui vivere momenti di tranquillità immersi tra il verde del colle e il blu delle acque. Marta è in un ecosistema prezioso. Nel lago i pesci sono abbondanti e alcuni anche famosi come le anguille citate da Dante Alighieri nel Purgatorio.

Il suo centro storico, che come si conviene qui nel viterbese, rispecchia tutti i canoni del borgo medievale, è arroccato su un colle. Viuzze, scalinate e passaggi rendono Marta un gioiello paesaggistico. Poco più sopra, c’è la Torre dell’Orologio, simbolo della città, ha la forma ottagonale. Poggia sui resti della Rocca che Papa Urbano IV fece costruire intorno al 1260. A sigillo del potere farnesiano sull’antica torre ottagonale, detta “dell’orologio”, è ancora collocata l’impresa araldica con il liocorno rampante, i gigli farnesiani e le iniziali di Ranuccio. La torre è alta circa 21 metri. E’ possibile, da qui, nel periodo estivo, entrarvi e ammirare il panorama del lago di Bolsena.

Tra gli itinerari farnesiani della Tuscia c’è il Palazzo Farnese nell’attuale Via delle Cantina e Palazzo Sforza-Ciotti, oggi privato. Quest’ultimo si trova alla destra del Palazzo Comunale. Sull’architrave vi è la scritta “SFORZA CIOTTI 1571”. Ornato da un giglio farnesiano, al di sopra un giglio a tutto tondo.  Molto bello da ammirare anche solo dall’esterno.

Marta è il luogo ideale per immergersi nella storia e nel relax.