La Sagra delle Regne (festa del grano), è uno di quegli appuntamenti che affonda le sue radici all’epoca pre-romana, ed erano dedicati alle divinità della terra e dell’agricoltura a cui venivano offerte tutte le primizie  per ringraziarle per il buon raccolto.

Minturno, fino all’avvento del Cristianesimo, la festa era in onore di Silva Maricae, ninfa della vegetazione e dei boschi di Minturnae, per poi essere dedicata alla Madonna delle Grazie e, dopo l’interruzione durante il secondo conflitto mondiale, si rinnova ininterrottamente dal 1954.

Si tratta di una celebrazione delle tradizioni contadine e del folklore locale con una suggestiva ricostruzione storica e le classiche sfilate di carri votivi che trasportano covoni di grano offerti a Dio ed alla Madonna delle Grazie in segno di ringraziamento per il raccolto dell’anno e come gesto propiziatorio per l’annata successiva altrettanto abbondante. Il grano viene battuto con un correggiato da “gli mitituri” (mietitori) in quella che in dialetto locale viene chiamata “vigliatura tello ranu”

Oltre al programma religioso, numerosi gli eventi rievocativi, storici, culturali. Si parte dalla rievocazione storica dello sbarco del corsaro ottomano Dragut che il 21 luglio del 1552 anno approdò su questi lidi scrivendo una delle pagine più buie della storia del territorio.

Tutta la popolazione si riversa lentamente sulla piana per i festeggiamenti in ricordo della liberazione del paese dal corsaro Dragut, come in tutte le sagre che si rispettino, non mancheranno i consueti stand gastronomici con i prodotti della terra pontina e i piatti tradizionali.