Tappa 5: da Rocca Sinibalda a Castel di Tora
La quinta tappa del Cammino di San Benedetto parte da Rocca Sinibalda e arriva a Castel di Tora.
La tappa è lunga 14,5 km.
Rocca Sinibalda spicca alta in mezzo ai boschi con il suo Castello, risalente al 1085.
La costruzione si presenta austera e diventa fortezza nel ‘500 ad opera di Baldassarre Peruzzi.

Il Castello di Rocca Sinibalda
Molti dicono che con un po’ di immaginazione nel bastione si possono vedere le ali di un’aquila o persino uno scorpione.

Le grottesche nel Castello
Gli interni sono decorati con affreschi rinascimentali che impreziosiscono la struttura.
Tra le pitture con figure fantasiose troviamo le bellissime grottesche ispirate alle Metamorfosi di Ovidio.
Nel 1928 il Castello delle Metamorfosi, così viene chiamato, venne dichiarato monumento nazionale e negli anni Cinquanta divenne proprietà della scrittrice Caresse Crosby, che lo utilizzò come luogo d’incontro per artisti.
Potrete passeggiare tra ampie stanze ognuna con le sue collezioni e i suoi oggetti singolari:
la Biblioteca, la Sala dello Sciamano, la Sala del Criminale, la Sala del Giardino incantato e la Sala del Totem bianco. Molto interessante la collezione di maschere rituali provenienti dal Canada e dall’Alaska, totem indiani di cui uno di 9 metri, maschere ed oggetti tribali africani.
All’esterno si possono ammirare i bei giardini pensili, mentre le cantine, dove un tempo dormivano insieme cavalli e soldati, ora ospitano istallazioni e performance.
L’edificio ha questa particolarità di mettere dunque insieme antico e moderno, in un dialogo che percorre il filo rosso del cambiamento.
Il Castello compariva su un francobollo da 550 lire della serie castelli, forse qualcuno lo ricorderà!

Il fiume Turano
Usciti dal borgo si continua a risalire il fiume Turano fino al lago omonimo.
Il lago è uno splendido specchio d’acqua creato negli anni Trenta del secolo scorso sbarrando il fiume con una diga. Intorno al lago si innalzano montagne di 1500 m, facenti parte della Riserva dei Monti Navegna e Cervia. Tutt’intorno si estende la macchia verde dei boschi che rendono il luogo meta turistica ideale per rilassarsi e godere appieno delle bellezze naturalistiche.

Castel di Tora
Dal lago si prosegue fino a Castel di Tora, uno dei piccoli borghi che vi si affacciano.
Vicino Castel di Tora c’è il paese fantasma di Antuni.

Antuni
Antuni fu bombardato durante la Seconda Guerra Mondiale e a partire da quel momento fu abbandonato. Tuttavia, sul finire degli anni Novanta il borgo ha subito un imponente restauro. Sono così stati recuperati i monumenti più importanti quali il Palazzo del Drago e la corte bassa, ma anche parte delle mura dell’abitato, l’antica mulattiera e altri insediamenti abitativi.

Il Labirinto di Antuni, foto da www.parchilazio.it
Sopra a Monte Antuni potete passeggiare nel Labirinto di pietre opera dell’artista Renata Garutti e godere della splendida vista che affaccia sul lago del Turano.
Molto suggestivo anche l’Eremo di San Salvatore e la Grotta dell’Eremita, su una parete a picco sul lago.
La tappa si percorre in 5 ore di cammino.