Le Dive della Titanus: Sophia Loren

Un superbo film d’attori, una smagliante Sophia Loren, una sfavillante Franca Valeri. E a fare di contorno, semplicemente il meglio del panorama cinematografico italiano
Commedia
Italia 1955
B/N 100′
Il film è stato restaurato dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con Titanus a partire dai negativi originali presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata.
Regia: Dino Risi
Cast: Sophia Loren, Franca Valeri, Vittorio De Sica, Alberto Sordi, Raf Vallone, Peppino De Filippo
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti con prenotazione obbligatoria su Eventbrite sarà garantito l’accesso entro 15 minuti dall’inizio dello spettacolo, i posti non sono numerati.
Il segno di Venere è prima di tutto un superbo film d’attori. L’idea di partenza, di Cesare Zavattini (che inizialmente pensava a due sorelle), è quella di contrapporre due figure femminili d’avvenenza diametralmente opposta. La scelta delle interpreti non poteva essere più azzeccata. Per la bellona, una smagliante Sophia Loren. Per la cugina toccata da fato meno benigno, la sfavillante Franca Valeri, in uno dei suoi ruoli più belli, che già aveva elaborato per la rivista teatrale. La sua Cesira è un po’ bisbetica, sentimentale, sognatrice, ebbra d’amore, dolce, dietro la scorza di un primo acchito respingente. A fare da contorno alle due donne un gruppo di attori di prima grandezza, segno di come la Titanus fosse la sola casa di produzione in grado di riunire sullo stesso set il meglio in circolazione nel panorama italiano. Il Sordi meschinello, pronto per la prigione; il De Sica poetastro, che si atteggia a galantuomo; Peppino De Filippo, afflitto da un carattere puerile e l’aitante pompiere, Raf Vallone. A Dino Risi il grande merito di avere amalgamato tanta abbondanza, con grande precisione di dosaggio e fluido senso narrativo.
Le cugine Agnese e Cesira vivono assieme. La prima è una bellezza che attiro gli uomini a frotte, la seconda non può affatto contare sulla stessa avvenenza ma coltiva l’ardente desiderio di trovare qualcuno che la ami. Gli uomini che le parrebbero opportuni di rivelano però inadatti allo scopo, uno dopo l’altro, per motivi diversi. Compreso l’aitante Ignazio, soffiatogli dalla cugina.
Il Castello di Santa Severa, posto lungo la costa tirrenica a nord di Roma, è uno dei luoghi più suggestivi del territorio laziale, un patrimonio di enorme valore storico, artistico e culturale. Il complesso monumentale, di proprietà della Regione Lazio, è gestito dalla società regionale LAZIOcrea, d’intesa con il Mic e con il Comune di Santa Marinella.
Come arrivare:
- Bus Servizio COTRAL Roma-Civitavecchia fermata S.S. AURELIA bivio Castello di Santa Severa
- Treno Linea Roma-Civitavecchia fermata stazione di Santa Severa
- Auto SS Aurelia bivio Castello Santa Severa, parcheggio adiacente al Castello
Parcheggio Dal lunedì alla domenica, sempre aperto
- Tariffe in vigore: € 4.00 intera giornata diurno € 2.00 serale, notturno dopo le ore 20.00
- tariffa oraria € 0.50 l’ora, primi 30 minuti gratuiti
Ulteriori informazioni su https://www.castellodisantasevera.it/lista-eventi/faq-e-regolamento/