Una Boccata d’Arte a Oriolo Romano

Dal 28 giugno al 28 settembre 2025 torna Una Boccata d’Arte 2025, il progetto diffuso nell’Italia dei borghi dove l’arte contemporanea incontra il territorio.
Giunta alla sua sesta edizione la rassegna vede la partecipazione di 20 artisti in 20 borghi di 20 regioni d’Italia.
Si tratta di luoghi quasi incontaminati, lontani dai circuiti del turismo di massa in cui gli artisti vengono invitati a trascorrere una residenza, per entrare con essi in un dialogo profondo.
E’ così che vengono intercettate le esigenze all’interno delle quali si inserirà l’intervento artistico, un’opera che racconta il territorio, lo valorizza e si integra con esso e che può diventare permanente. Sono le opere Whalebone Arch, scultura realizzata da Claudia Losi a Presicce-Acquarica (Puglia) nel 2020 o Paphos di Ludovica Carbotta ad Aggius (Sardegna), realizzata nel 2022, opere visibili tutto l’anno che entrano a far parte di un nuovo panorama.
Partendo da questo discorso molti artisti hanno deciso di risemantizzare e riqualificare uno spazio caduto in disuso, un abitato diroccato, un rimasuglio industriale, che attraverso il loro intervento può tornare a vivere come luogo di incontro collettivo e spazio condiviso con una sua propria memoria.
Tra le venti istallazioni site-specific nel Lazio troviamo l’artista Gabriele Ermini che realizzerà il suo intervento nel borgo di Oriolo Romano.
Il giovane pittore valdarnese spiega il suo rapporto con la pittura: “Quando dipingo, mi muovo come un tombarolo: esploro la superficie nella speranza di trovare qualcosa di prezioso da riportare alla luce. Mi affascina l’idea di cercare senza sapere esattamente cosa sto cercando – e cosa c’è di più meraviglioso che scoprire un tesoro?”
Per Una Boccata d’Arte 2025 Ermini propone il progetto Il corredo che indaga i temi della finzione, del desiderio e della costruzione di immaginari storici. Nel Parco di Palazzo Altieri prende forma una finta scoperta etrusca: un intervento site-specific che, attraverso ceramiche appositamente realizzate dall’artista ed esposte nella Casina di Caccia del Parco, mette in scena una narrazione immaginaria, ma verosimile. Durante i mesi estivi, la comunità sarà coinvolta in laboratori di ceramica, contribuendo a dar vita a un nuovo tesoro collettivo, un corredo di manufatti contemporanei che rimarrà al paese di Oriolo Romano.
L’inaugurazione del progetto di Ermini è il 29 giugno presso il Parco di Palazzo Altieri.