La Bazzoffia è una minestra a base di verdure, della quale i borghi di Sezze e Priverno (Latina) rivendicano la paternità. È un tipico piatto della cucina povera tuttora preparata solo quando la terra fornisce gli ingredienti necessari, in primavera ed estate. Nel mese di luglio Sezze rende omaggio a questo piatto con la tradizionale sagra.
I più romantici la chiamano la zuppa dell’amore, altri la considerano la zuppa dei viandanti in cui si mescolano i prodotti di stagione della terra con il pane raffermo, testimoniando l’origine contadina della bazzoffia, quella che evita lo spreco.

Ingredienti per 4 persone
300 g di piselli freschi sgranati
150 g di fave fresche sgranate
4 carciofi romaneschi
1 limone
1 piede di lattuga romana
1 cipolla
3 cucchiai di pecorino grattugiato
8 fette di pane casereccio raffermo
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
8 uova
sale
pepe

Procedimento (60 minuti)
Mondare e lavare la lattuga, asciugare e tagliare a listerelle. Pulire i carciofi, togliere le foglie esterne più dure, tagliare a spicchi e metterli a mano a mano che sono pronti in un recipiente con acqua acidulata con il limone perché perdano il sapore amaro.
Tritare finemente la cipolla e farla rosolare in casseruola con l’olio EVO. Unire i carciofi, le fave, i piselli e la lattuga, ricoprire con 1,5 l di acqua bollente. Salare, pepare e far cuocere a fuoco basso con il coperchio fino a quando le verdure diventano morbide.
Rompere le uova in una scodella, far scivolare delicatamente, senza romperle, nella zuppa come per preparare le uova in camicia. Cuocere per 5 minuti.
Disporre le fette di pane nelle scodelle o nelle zuppiere individuali. Con la schiumarola deporre su ogni fetta un uovo. Togliere la casseruola dal fuoco e versare la zuppa bollente sulle uova lasciando il tuorlo intatto. Spolverizzate con il pecorino grattugiato, lasciar riposare per qualche minuto e portare in tavola.

 

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