Il Monumento naturale Castagneto Prenestino a Capranica Prenestina è un’area protetta di 166 ettari che testimonia l’integrazione secolare tra uomo e biodiversità, in un’area dove regna la selva castanicola, composta da alberi plurisecolari di notevole valenza naturalistica e paesaggistica.

La Mosciarella di Capranica Prenestina, foto da Facebook@Comunità della Mosciarella di Capranica Prenestina

La Mosciarella di Capranica Prenestina, foto da Facebook@Comunità della Mosciarella di Capranica Prenestina

Qui, da tempi lontani, viene prodotta la castagna essiccata Mosciarella delle Casette di Capranica Prenestina, grazie ad un laborioso equilibrio tra dinamiche naturali e lavoro dell’uomo. Il paesaggio è dunque tempestato da casette ed essiccatori, dove i castanicoltori da secoli producono questo prodotto unico riconosciuto come Presidio Slow Food.

Le "Casette" di Capranica Prenestina

Le “Casette” di Capranica Prenestina

La mosciarella di Capranica Prenestina, oltre ad essere essiccata, ha una leggera affumicatura che le conferisce un sapore unico e gustoso. L’affumicatura viene ottenuta nei mesi da ottobre a dicembre, all’interno delle “casette”, piccoli locali in pietra nei boschi dove il calore e il fumo delle potature asciugano dando vita a questo prodotto eccezionale.
A novembre a Capranica, uno dei borghi più belli d’Italia, c’è la Sagra della Mosciarella in cui si celebra questo frutto speciale, che ha una forma piccola e allungata. La mosciarella viene mangiata tradizionalmente lessata in acqua o latte, oppure nelle zuppe di legumi o di maiale, che in questo modo acquistano un sapore dolciastro e leggermente affumicato.

Nella coltura della Castanea sativa Miller non viene impiegato alcun tipo di sostanza chimica, fattore questo che determina la crescita di un’incredibile varietà floristica e faunistica. La coltura della castagna in questi luoghi ha origini antichissime. Si racconta che la prima forte spinta alla coltivazione risalga al medioevo, intorno al 1200, grazie all’impulso della contessa Matilde di Canossa. Tuttavia, sembra che già ai tempi dei romani in questi luoghi attecchirono i primi castagneti, se è vero che furono proprio le castagne a sfamare la popolazione locale assediata dalle truppe di Lucio Cornelio Silla, rivale di Mario e futuro dittatore.

Museo civico naturalistico dei Monti Prenestini

Museo civico naturalistico dei Monti Prenestini

Il Monumento naturale Castagneto Prenestino è istituito con la finalità di favorire il lungo processo di integrazione tra uomo e ambiente, che perdura da secoli. La valorizzazione del territorio avviene anche mediante il recupero delle testimonianze antropologiche, storiche e architettoniche e delle attività agrosilvo-pastorali tradizionali.
Il Monumento è patrimonio prezioso del territorio, tanto che trova spazio all’interno del Museo Civico Naturalistico dei Monti Prenestini, dove c’è una sezione dedicata.
Il Museo guida attraverso la conoscenza delle specie che popolano il territorio di Capranica Prenestina, dalla rara salamandrina dagli occhialoni al velocissimo falco pellegrino. Con l’ausilio di panelli didattici e diorami digitali di più recente istallazione, il visitatore viene accompagnato in una sorta di storytelling del territorio. Oltre all’obiettivo di favorire la conoscenza e valorizzare l’ambiente, il museo promuove la ricerca scientifica. Attualmente è in corso una collaborazione con il CREA, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.
Il CREA sta conducendo una ricerca proprio sugli insetti che popolano il Castagneto Prenestino. In particolare, da qualche anno un insetto sta danneggiando le colture per cui tra il Museo e il Monumento naturale è nato un lavoro sinergico di recupero delle piantagioni, che stanno pian piano ritornando al loro splendore originario.

Il Castagneto di Capranica Prenenstina

Il Castagneto di Capranica Prenenstina

Dal Museo partono infine le visite guidate al percorso escursionistico all’interno del Monumento, un anello di facile percorrenza che in circa tre ore si inoltra nel bosco, passando per le “casette” e che in autunno diventa particolarmente suggestivo, grazie ai colori caldi del foliage e al fumo che si alza dalle tegole dove avviene l’essicazione e l’affumicatura delle castagne.

I castagneti sono imponenti, con un fusto che alle volte supera i sei metri di circonferenza. Tutto intorno ci avvolge la magia del bosco con i suoi muschi, funghi e licheni e ancora una vegetazione ricchissima.
Una volta usciti dal bosco di castagne non potete non visitare il borgo di Capranica Prenestina. Ad attendervi, oltre al museo, ci sono monumenti e chiese espressione di arte elevata. Come la Chiesa della Maddalena, la cui maestosa cupola è opera del Bramente e al cui interno è custodita una scultura in marmo di Michelangelo, rappresentante un leone reggistemma.

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