L’antico Collevecchio (Colavetus), tra le colline della Valle del Tevere e il Monte Soratte, offre uno spettacolo unico per la bellezza delle dimore gentilizie che arricchiscono tuttora il suo centro storico.

Le stradine di Collevecchio
Il privilegio di essere stata per ben due secoli (1605-1800) Sede del Governatore Pontificio della Sabina, ha comportato per Collevecchio, oltre ad un inevitabile sviluppo economico, una vivacità culturale apprezzabile ancora oggi nell’aspetto elegante dei suoi Palazzi nobiliari, tra cui: Palazzo del Governatorato Apostolico, del XVII secolo, con le annesse carceri, che fa angolo fra la piazza principale e il Corso, Palazzo Coperchio – Piacentini, Palazzo Filippi, Palazzo Menichini.

Gli eleganti Palazzi di Collevecchio
Ai piedi del paese, Porta Romana, da cui partiva la via che anticamente conduceva a Roma e che era stata realizzata in funzione difensiva, con grosse pietre legate fra loro da un sistema di incastri e un ponte levatoio del quale rimangono i fori di uscita delle catene.
Sulla piazza principale del borgo, la Collegiata dell’Annunziata (fine XII secolo), con un bel portale del XV secolo e il campanile romanico. All’interno sono conservate alcune opere di notevole interesse, fra cui un pregevole crocefisso ligneo policromo (VIII-IX secolo) di stile bizantino.

Chiesa di Sant’Andrea tra i paesi di Collevecchio e Cicignano Ph @ retedimorestorichelazio.it
Appena fuori dal centro abitato si incontra il Convento dei Cappuccini annesso alla Chiesa di Sant’Andrea, luogo intriso di spiritualità e memoria, inserito nella Rete delle Dimore Storiche della Regione Lazio. I frati cappuccini hanno potuto vivere in quest’oasi di pace e tranquillità, una vita semplice e povera, fatta di lavoro e di preghiera, abitando il Convento fino al 1968, anno in cui venne abbandonato. Oggi il Convento Sant’Andrea è una struttura ricettiva che ospita gruppi di varia natura da ogni parte d’Italia per eventi di formazione e meditazione e appuntamenti celebrativi.

Fiaschetta di Poggio Sommavilla lato_A – Ph @ wikipedia – Fiaschetta di Poggio Sommavilla
Piccola frazione di Collevecchio è Poggio Sommavilla, nota per il rinvenimento di reperti archeologici dalla preistoria all’età tardo antica. Degno di nota è la Fiaschetta, un pendaglio amuleto in impasto bruno con iscrizione del VII secolo a.C. appartenuto a una donna, e rinvenuto nel 1895 nel corredo funerario della Tomba III nella Necropoli del centro arcaico di Poggio Sommavilla.