Panoramica del monastero di San Benedetto a Subiaco

 

Tappa 14: da Roccasecca a Cassino

L’ultima tappa del Cammino di San Benedetto parte da Roccasecca e arriva a Montecassino.
La tappa è lunga 19 km.

Statua di San Tommaso d'Aquino

Statua di San Tommaso d’Aquino

Roccasecca è la città che diede i natali a San Tommaso D’Aquino. La statua del Santo nel borgo fissa in direzione dell’Abbazia di Montecassino nel cui monastero egli entrò già da bambino.

Chiesa e Convento di San Francesco a Roccasecca

Chiesa e Convento di San Francesco a Roccasecca

Nel borgo di Roccasecca si possono visitare la Chiesa di San Tommaso, la Chiesa barocca di Santa Maria Assunta, la Chiesa e il Convento di San Francesco.

Chiesa di Santa Marie delle Grazie a Roccasecca

Chiesa di Santa Marie delle Grazie a Roccasecca

La Chiesa di Santa Maria delle Grazie conserva un affresco proveniente dalla Chiesa rupestre di Sant’Angelo, mentre la Chiesa di San Pietro a Campea sorge sulle rovine di quella che fu la villa di Giovenale, poeta latino nato ad Aquino.

Eremo di Sant'Angelo in Asprano, www.santuaritaliani.it

Eremo di Sant’Angelo in Asprano, www.santuaritaliani.it

Una volta lasciata Roccasecca si procede su strade asfaltate e si passa dapprima presso Caprile, dove si trova l’Eremo di Sant’Angelo in Asprano localmente chiamato anche come Chiesa di San Michele Arcangelo. L’eremo si trova in un’ampia grotta naturale sotto la montagna su cui si ergono i resti del Castello dei conti d’Aquino. L’eremo risale al X secolo e, se inizialmente fu rifugio per diversi eremiti, accolse successivamente una comunità benedettina.

Affreschi all'Eremo di Sant'Angelo, foto www.santuaritaliani.it

Affreschi all’Eremo di Sant’Angelo, foto www.santuaritaliani.it

Molto bella la chiesetta del XI-XII secolo che conserva affreschi di grande pregio. Noto l’affresco nella mandorla con il Cristo Pantocratore, che con la mano destra benedice mentre con la sinistra tiene aperto un libro, circondato da angeli e apostoli. L’altro affresco importante è stato collocato nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Roccasecca, come già menzionato. Insieme all’eremo di Santo Spirito, Sant’Angelo è il più antico insediamento della zona.
Superata Caprile si attraversa Castrocielo, Piedimonte San Germano e Villa Santa Lucia.

Abbazia di Montecassino

Abbazia di Montecassino

Poi si prosegue su sentiero e dopo una svolta appare maestosa l’Abbazia di Montecassino.
L’Abbazia è il monastero più grande al mondo e il secondo più antico d’Italia dopo quello di Santa Scolastica.
Come sappiamo Benedetto scampò l’avvelenamento e, avendo ancora nemici a Subiaco, decise di abbandonarlo e di raggiungere Montecassino. Qui trovò un antico tempio dedicato ad Apollo che egli trasformò in convento. Quindi vi si trasferì con altri monaci e così nacque l’Abbazia di Montecassino.
La sua posizione sopraelevata la ha resa da sempre un luogo incantevole. Tuttavia, questa ubicazione l’ha anche esposta alle aggressioni nemiche, tanto da essere stata distrutta diverse volte attraverso i secoli. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu persino bombardata dagli Americani e fu ricostruita secondo il modello originale.

La Cattedrale

La Cattedrale

Ancora oggi l’Abbazia è un monastero benedettino che vive secondo la Regola che San Benedetto scrisse proprio qui.
San Benedetto riuscì a creare a Montecassino una comunità che sapeva coniugare eccezionalmente vita contemplativa e operosità pratica, secondo l’insegnamento Ora et Labora. Il fervore con il quale il Santo si rivolgeva a Dio e la realizzazione di un cenobio che sapesse condurre una vita autosufficiente, come una piccola città in cui i monaci potevano provvedere con il lavoro ai bisogni quotidiani, questi insegnamenti sono arrivati in molti angoli del nostro continente ed anche oltre, lasciando profonde tracce di rinnovamento che ancora oggi sopravvivono. San Benedetto è infatti considerato il Santo d’Europa.
Nell’Abbazia di Montecassino, sotto l’altare maggiore della Basilica, trovano riposo le spoglie non solo di Benedetto, ma anche di sua sorella Scolastica, a lui profondamente legata in vita e quindi anche nella morte.
Qui, sotto l’altare, termina il Cammino di San Benedetto la cui ultima tappa si percorre in 7 ore.

 

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