Squillino le trombe, rullino i tamburi, in piazza Sant’Oliva, il Giuramento dei Priori apre ufficialmente il Carosello Storico dei Rioni di Cori!

Come avveniva nel Rinascimento, saranno eletti ad estrazione con il “sistema della bussola” i Priori dei Rioni di Cori che giureranno di fronte alle autorità comunali. Dopo il discorso solenne del Podestà, la benedizione dei palii e l’investitura dei cavalieri, parte la sfida nelle corse all’anello (Palio della Madonna del Soccorso) e (Palio di Sant’Oliva).

Ideato nel 1937 dall’Opera Nazionale Dopolavoro, dall’Ente Provinciale Turismo di Littoria e dal Comune di Cori, il Carosello storico dei Rioni di Cori (LT) trae la sua origine dai festeggiamenti in onore della Madonna del Soccorso apparsa a Cori nel 1521, e di S. Oliva, patrona della Città fin dal XII secolo. In quella occasione l’intero paese partecipava, con in testa le maggiori Autorità, all’offerta dei ceri alla Madonna per le numerose grazie ricevute e per implorare la protezione della comunità. Per dare risalto alla migliore preparazione degli addetti alla difesa delle “porte”, si correva poi il Bravium (palio).
Nel 1992 il Comune di Cori ha istituito l’Ente Carosello che cura la preparazione del Palio due volte l’anno.

Il corteo, cui partecipano oltre 400 figuranti in costume cinquecentesco, vede in testa alla sfilata le personalità che gestivano il potere politico dell’antica città e i Priori delle tre Porte (Ninfina, Signina e Romana), che partono da Piazza Signina per giungere a Stoza, dopo aver sfilato lungo le stradine imbandierate del centro storico medievale, tra ali di folla festanti
Dopo i Paggi con i festoni, seguono il Vessillifero con il gonfalone comunale, il Capitano Generale a cavallo, gli Armigeri ed il Barbaresco, e le altre Autorità come il Podestà, il Giudice, il Notaio dei Malefici, il Notaio del Banco Civile, il Notaio Cancelliere e, ancora, il Camerlengo seguito dagli Armigeri con balestra, il Bargello e i Birri.

Ciascuna delle tre porte, al motto di “Viribus Unitis” (Porta Ninfina), “Excelsior” (Porta Signina) e “Per aspera ad astra” (Porta Romana), è annunciata dal Vessillifero con lo stemma della Porta, seguito dal Capitano a cavallo con Barbaresco, dagli Archibugieri e dai valletti che portano lo stemma e le chiavi della propria Porta, precedendo il Priore ed i Consiglieri in toga, la Priora con le Damigelle, le Dame e i Gentiluomini. Chiudono la sfilata di Porta, gli Armigeri ed i cavalieri che si contenderanno il Palio nella corsa all’anello, ed altri personaggi minori come i portatari, i custodi, i visori, i superstites, gli anteposti, i viales ed i pacieri.

Al termine del corteo avrà inizio la disputa del palio, che vedrà impegnati tre cavalieri per ciascuna delle tre porte in una competizione in cui destrezza, abilità e affiatamento uomo-cavallo sono fondamentali per la vittoria finale. I cavalieri in corsa dovranno infilare con un pugnale il maggior numero di anelli, di 3 cm di diametro, per aggiudicarsi il palio e dare poi vita ai festeggiamenti nelle taverne, fra le grida, i canti e le abbondanti libagioni a base di prodotti tipici e piatti tradizionali della cucina locale, “bagnati” dall’ottimo vino di Cori.

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