I cecamarini, detti anche cecamariti, in alcune zone del Lazio sono tra i più tradizionali e sfiziosi dolci tipici del Carnevale, preparati con tante piccole varianti.

Gli ingredienti e le dosi per una decina di persone sono:

600 gr di farina 00, 4 uova + 1 tuorlo, 80 gr di burro, 2 cucchiai di zucchero, 1 bicchiere di latte e, se si vuole, 1 bicchierino di limoncello o liquore a piacere, la scorza grattugiata di mezzo limone, un pizzico di sale, abbondante olio per la cottura. Per guarnire: miele q.b., foglie di limone e, se si vuole, codette di zucchero colorate.

Si dispone la farina a “fontana” sul piano di lavoro e si impasta con le uova, lo zucchero, il burro, il latte, la scorza di limone grattugiata, il sale e il bicchierino di limoncello o altro liquore, se graditi.

Una volta ottenuto un composto omogeneo di consistenza medi, a forma di palla, si lascia riposare per mezz’ora circa; poi si lavora ancora un po’ l’impasto e si suddivide in pezzi più piccoli che dovranno poi essere trasformati in forma cilindrica del diametro di circa 1 cm., come si fa per la preparazione degli gnocchi e tagliati a tocchetti.

Si prepara olio abbondante alla giusta temperatura per friggere e vi si versano i cecamarini in piccole dosi per permettere la migliore cottura, avendo l’accortezza di toglierli appena gonfi e dorati e si fanno sgocciolare e asciugare su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
Si fa sciogliere il miele, possibilmente a bagnomaria e si cosparge sui cecamariti.

Il tocco dell’artista delle nostre nonne era la disposizione del dolcetto su foglie di limone sulle quali era stato spalmato altro miele con, a piacere, codette di zucchero colorate.

 

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