64^ Fiera del Vino a Montefiascone
Ogni anno è sempre una piacevole scoperta quella che per diversi giorni, dal 2 al 4 e dall’8 al 15 agosto 2024, pervade le strade del centro di Montefiascone. Si tratta della 64a edizione della Fiera del Vino che lega le radici più profonde della storia, all’attualità di un prodotto di eccellenza.
Ad intrattenere i visitatori, undici giorni di eventi, cultura, musica e degustazioni senza dimenticare, il 9 agosto alle 21:30, il Palio delle Botti e a seguire la Gara della Pigiatura in cui i ragazzi del luogo si cimentano al solo scopo di primeggiare goliardicamente con gli amici delle rivali frazioni.
Ma il clou della manifestazione è rappresentato domenica 11 agosto, dalla maestosa sfilata del Corteo storico per le vie del paese e la Rievocazione della morte del leggendario Defuk su cui tanto inchiostro è stato versato dagli storici locali.
Infatti l’intera kermesse, così come la fama del notorio vino bianco Est!Est!!Est!!!, sono imprescindibili da questo personaggio a metà tra la storia ed il mito.
Non tutti sanno che nel 1111 il tedesco Giovanni Defuk diretto a Roma al seguito dell’imperatore Enrico V, essendo appassionato di vini squisiti aveva mandato in ricognizione il suo servitore Martino con il compito di assaggiare i vini delle località su cui transitavano, chiedendogli di contrassegnare con la scritta EST la locanda, dove se ne trovasse di buona qualità.
Il messo giunto a Montefiascone fu così rapito dalla bontà del Moscatello locale che contrassegnò il luogo ripetendo tre volte il segnale convenuto; anche il suo signore apprezzò la qualità del vino tanto da soggiornare nel borgo fino alla morte sopraggiunta nel 1113.
Lasciò i suoi beni al municipio con la precisa clausola di versare ogni anno sulla sua tomba, presso la Basilica di San Flaviano, un barile di quel vino che tanto amava.
Al lato dell’evento, seppur ad esso connesso, il celebre Cantinone, una maratona gastronomica che per una settimana, dal 5 all’ 11 agosto 2024, offrirà ogni sera, sulla centralissima via Trento all’ombra del “cupolone” della Cattedrale di Santa Margherita, un menù diverso adatto ad ogni gusto, il tutto ovviamente annaffiato dall’ottimo Doc locale.
Una visione per gli occhi, un sogno per il palato ma soprattutto un tuffo inebriante per lo spirito!