Le Grotte di Pastena si trovano nel Parco naturale regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, risalgono all’era Mesozoica, fra gli ottanta e i cinquanta milioni di anni fa e sono il risultato di un lavoro incessante di erosione da parte delle acque. Nelle dieci sale presenti nelle grotte si possono ammirare stalattiti, stalagmiti e colonne dalle forme singolari ma anche laghetti e cascate.

Grotte di Pastena

Nella Sala del Lago Blu c’è una cascata di circa 10 metri che si getta in un piccolo lago profondo 5 metri alimentato dal Fosso Mastro e da piccole sorgenti sul fondo. In questa sala si possono ammirare le vele o cortine, ossia delle concrezioni più estese che si formano quando la goccia scivola sulla parete prima di cadere al suolo. La Sala del Salice Piangente deriva il suo nome dalla forma di una colonna, simile a un salice piangente. Questa è nata dall’unione di una stalattite e una stalagmite. Alcune delle formazioni presenti nella sala raggiungono i 10 metri. In questa galleria si possono vedere delle macchie chiare e tonde, ossia delle bolle di aria che si sono formate durante la piena del fiume e che hanno impedito all’acqua di toccare le pareti. Nel 1926, nella Sala dei Pipistrelli il gruppo di speleologi guidato dal barone Franchetti trovò una colonia di pipistrelli. Questi animali utilizzano tuttora le grotte come rifugio.

Sul versante meridionale dei monti Ernici, si trovano le Grotte di Collepardo. Sono conosciute anche come Grotte dei Bambocci per le forme particolari delle rocce, e Grotte Regina Margherita, in ricordo della visita della prima regina d’Italia nel 1904. Fra le sale più suggestive, il grande Palco, la Sala della Foresta pietrificata, la Sala del Trono o Sala della Regina. Suggestivo il nuovo progetto di illuminazione che restituisce la giusta luce allo spettacolo naturale del sito, aiutando la comprensione e la conoscenza delle risorse naturali e proteggendo la biodiversità. Il progetto è della lighting designer Chiara Carucci, di OkiDoki Architects e le tappe del percorso di visita sono scandite dalla voce di Donatella Bianchi, Presidente di WWF Italia, giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva.

Pozzo d’Antullo @soulrunningMAG

Infine, a circa 1 km da Collepardo, alle pendici dei monti La Monna e Rotonaria nel complesso degli Ernici, si trova il Pozzo d’Antullo. Si tratta di un enorme voragine carsica nata dallo sprofondamento di una grotta. Profondo 60 e largo 300 metri circa, unico in Europa per dimensioni, rappresenta una rarità dal punto di vista ambientale, con alberi alti fino a 20 metri. In passato è stato adibito al pascolo delle pecore, calate con una fune lungo le pareti verticali all’inizio della primavera e lasciate incustodite fino all’inizio dell’inverno.

 

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INFO UTILI
Per tutte le info: grottepastenacollepardo.it

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