Le Grotte di Pastena si trovano nel Parco naturale regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, risalgono all’era Mesozoica, fra gli ottanta e i cinquanta milioni di anni fa, e sono il risultato di un lavoro incessante di erosione da parte delle acque. Nelle dieci sale presenti nelle grotte si possono ammirare stalattiti, stalagmiti e colonne dalle forme singolari ma anche laghetti e cascate.
Sul versante meridionale dei Monti Ernici, si trovano le Grotte di Collepardo, conosciute anche come Grotte dei Bambocci per le forme particolari delle rocce, e Grotte Regina Margherita, in ricordo della visita della prima regina d’Italia nel 1904. Fra le sale più suggestive: il grande Palco, la Sala della Foresta pietrificata, la Sala del Trono o Sala della Regina. Suggestivo il nuovo progetto di illuminazione che restituisce la giusta luce allo spettacolo naturale del sito, aiutando la comprensione e la conoscenza delle risorse naturali e proteggendo la biodiversità. Il progetto è della lighting designer Chiara Carucci, di OkiDoki Architects, e le tappe del percorso di visita sono scandite dalla voce di Donatella Bianchi, Presidente di WWF Italia, giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva.
Infine, a circa 1 km da Collepardo, alle pendici dei monti La Monna e Rotonaria, nel complesso degli Ernici, si trova il Pozzo d’Antullo. Si tratta di un enorme voragine carsica nata dallo sprofondamento di una grotta. Profondo 60 e largo 300 metri circa, unico in Europa per dimensioni, rappresenta una rarità dal punto di vista ambientale, con alberi alti fino a 20 metri. In passato è stato adibito al pascolo delle pecore, calate con una fune lungo le pareti verticali all’inizio della primavera e lasciate incustodite fino all’inizio dell’inverno.
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