Profumo intenso ed effluvi di dolcezza, è il Moscato di Terracina DOC che porta nel nome l’essenza di muschio che si respira nei vigneti sulla Riviera d’Ulisse, l’arma di seduzione con cui la Maga Circe inebriò e ammaliò Ulisse e i suoi marinai, come narra Omero.

Originario del Medio Oriente, il Terracina DOC pare sia giunto sulle coste occidentali del Mediterraneo dopo un lungo viaggio dall’Asia Minore grazie ai coloni greci di Samos e dell’antica Jonia. Non volendo rinunciare al loro vitigno preferito, sembra che portassero scorte di semi e tralci per creare delle vigne nelle colonie. Fu così che l’uva moscato arrivò a Trani in Puglia, a Noto in Sicilia, in Sardegna, a Frontignan e Rivesaltes in Francia e a Terracina nel Lazio.

Dalla discreta acidità, buona gradazione alcolica (11,5 gradi) e colore giallo paglierino con lievi riflessi dal dorato all’ambrato del passito (15,5°), il Moscato di Terracina ha il riconoscimento DOC dal 2007, con il suo caratteristico profumo intenso con note floreali e il gusto vellutato.

E’ prodotto in quattro tipologie: secco è ottimo come aperitivo; amabile si degusta con i dolci a pasta lievitata; passito è la versione dolce da uve passite, perfetta con i tozzetti e la biscotteria secca in genere, la pasticceria alla mandorla e i prodotti a base di frutta secca e candita, come il classico pangiallo romano.

La Festa dell’Uva Moscato a Terracina è nell’ultima settimana di settembre. Una squisitezza da non perdere, sono le ciambelle al vino Moscato di Terracina, leggeri e friabili biscotti impreziositi di anice e cannella.

 

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