Era il 1223 quando San Francesco scelse il piccolo borgo di Greccio per rievocare la nascita del Salvatore. Il luogo somiglia molto a quello che il Santo aveva visto in Palestina a tal punto che realizzò un evento che ancora oggi segna la storia. Dal 1972 ogni Natale a Greccio si rivive quella magica atmosfera, con la Rievocazione Storica del Presepe di Greccio.

San Francesco si ritirò in eremitaggio sul Monte Lacerone, dove oggi sorge una cappella in suo ricordo. Si nara che il Santo già nel 1217 aveva iniziato ad abitare sulla cima del monte Lacerone e scendeva a valle per predicare agli abitanti del paese.

Presepe Vivente di Greccio

La notte del 24 dicembre 1223 San Francesco e i frati diedero vita al primo Presepe Vivente al mondo. All’annuncio dell’araldo gli abitanti di Greccio si avviarono in processione alla grotta per venerare Gesù. Il Bambinello, un bambolotto realizzato da Madonna Alticama, moglie di Velita, sembrò prendere vita tra le braccia di Francesco. Con gioia ineffabile il Santo annunciò come la nascita di Gesù fosse avvenuta in simil tempo, una fredda sera e in povertà assoluta, per la salvezza di tutti in terra.

Nel 1972 la Pro Loco di Greccio mise in atto per la prima volta la rievocazione dell’evento storico. I dialoghi furono tratti dai testi di Tommaso da Celano, biografo di San Francesco d’Assisi, San Bonaventura e Monsignor Terzi. I costumi medioevali da nobili, araldi e popolani, furono presi in prestito dal teatro dell’Opera di Roma e indossati da ragazzi e ragazze di Greccio.

L’ottocentenaria rievocazione si snoda attraverso sei quadri viventi in cui viene mostrata la vita dei francescani a Greccio, l’accoglienza da parte di papa Onorio III della Regola scritta da Francesco per i suoi frati e l’autorizzazione concessa per la realizzazione del presepe. La rievocazione è in una grotta simile a quella di Betlemme per ricordare la povertà in cui era nato il Bambino Gesù.

La suggestiva scenografia, l’incredibile gioco di luci nella notte, la devozione degli interpreti, unitamente alla bellezza naturale del luogo, rendono questa manifestazione unica.

 

Social share
SCOPRI ANCHE

La nuova stagione di visite all’Oasi di Ninfa

A partire dal weekend del 16 e 17 marzo 2024 riapre ufficialmente al pubblico il Giardino di Ninfa. Pubblicato sul sito dell’Oasi Naturale il Calendario 2024.

La Corsa con la Cannata di Arpino è UNESCO

La Corsa con la Cannata del Gonfalone di Arpino è stata iscritta nel Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO. Riconosciuti anche altri Giochi inclusi nel Tocatì