«Se Dio avesse proibito il vino, perché mai l’avrebbe fatto così buono?». Non si può dissentire da tale affermazione soprattutto quando ci si riferisce alla produzione del vino dei Colli Etruschi Viterbesi.

Si tratta di un DOC territoriale di recente istituzione che comprende varie tipologie di vini che vanno dal Bianco, al Rosso, dal Rosato, al Passito (solo con indicazione da vitigno) per terminare con il Novello. La zona interessata alla coltivazione comprende un’area collinare estesa su circa 38 comuni della Tuscia, il cui clima risente positivamente dell’azione mitigatrice del mare e del lago di Bolsena, lungo le cui sponde sono impiantati i vitigni.

Il Colli Etruschi Viterbesi bianco si caratterizza per il suo colore giallo paglierino più o meno intenso ed un profumo delicato. Bevuto generalmente giovane entro un anno dalla vendemmia, ben si adatta a piatti della tradizione locale come lombrichelli, gnocchi, carni bianche, pesce di lago e formaggi non stagionati.

Più corposo e più appropriato a piatti conditi con sughi decisamente strutturati è il Colli Etruschi rosso, abbinabile anche a carni rosse o bianche alla griglia quali porchetta e selvaggina.

Il terzo, ma non conclusivo, dei vini della Tuscia Doc, è il Colli Etruschi rosato che presenta dei riflessi talvolta violacei alternati ad un color rosa più o meno intenso. E’ un vino da pasto e viene generalmente associato ad antipasti di salumi e risotti con verdure.

C’è da far venire l’acquolina in bocca anche al più incorruttibile degli astemi!

 

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