Il borgo di Paganico Sabino si sviluppa attraverso una passeggiata che dal lago del Turano sale verso il punto più alto da cui si gode una straordinaria vista sul magnifico specchio d’acqua e sulla Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia.

Paganico Sabino affacciato sul Lago del Turano
Percorrendo infatti la strada principale costellata da alcuni pannelli che raccontano la storia e le tradizioni del luogo, si giunge in cima al paese dove c’è il cosiddetto belvedere della rocca.

La piattaforma metallica sospesa sulla Gola dell’Obito
Non si tratta di una tradizionale terrazza ma di una piattaforma metallica sospesa su un costone che si getta sulla sottostante Gola dell’Obito. La piattaforma appare come un nido abbarbicato sullo strapiombo, quasi a richiamare il nido dell’aquila che è anch’esso presente nella Gola sottostante. Da qui l’affaccio è incredibilmente emozionante, poco consigliato però a chi teme le vertigini.

Sentieri panoramici nella Riserva del Monte Navegna e Cervia
Notevoli le mete naturalistiche per tutti gli amanti delle attività all’aria aperta. Tra queste le Gole dell’Obito, incredibile orrido scavato dalle acque dell’omonimo fosso, le numerose grotte utilizzate in passato dai pastori e le rocce del Rencricchittu in località San Giorgio, dove uno sperone roccioso di notevole dimensione (circa 11 m di altezza) si affaccia a strapiombo sulla valle.
Di sicuro interesse anche la visita dell’antica Mola, un rudere che custodisce i resti di un’antica macina, e alla sorgente Fonte della Signora e alle altri sorgenti note per le proprietà curative delle acque.

La Pietra Scritta a Paganico Sabino Ph @ paganicosabino.org
Poco fuori il borgo di Paganico Sabino, a valle della Strada Provinciale Turanense, è possibile scorgere un grande monolite dalla forma curiosa. Si tratta della Pietra Scritta, un monumento funerario del tipo a dado della famiglia dei Muttini risalente alla seconda metà del I secolo a.C.. Intorno a questo grandioso masso, probabilmente caduto dopo essersi staccato dal monte Cervia, si sono intrecciate nei secoli numerose leggende.
Tra le feste e gli appuntamenti più importanti a Paganico Sabino c’è la Castagnata, dedicata al prodotto tipico del borgo e del territorio, che si celebra nelle prime giornate di novembre. Da non perdere anche l’appuntamento il primo maggio con Calendimaggio, una festa dalla tradizione contadina che saluta l’arrivo della buona stagione. In contemporanea si svolge la Sagra dei Vertuti, una prelibata zuppa a base di legumi e cereali, aromatizzata con foglioline di timo selvatico e condita con il prelibato olio d’oliva della Sabina.