Possiamo immaginarlo dietro una macchina da presa, con l’occhio attento alla ricerca della scena migliore, quella perfetta… ed è così che vogliamo celebrarlo a 100 anni di distanza dalla sua nascita a Bologna, il 5 marzo del 1922.

Pier Paolo Pasolini fu un perspicace lettore e divulgatore dei mutamenti della società italiana sino alla metà degli anni ’70, nonché personalità dalle forti tinte che suscitò non poche polemiche e accesi dibattiti per l’intransigenza, l’estremismo dei suoi giudizi e delle sue posizioni nei confronti della società contemporanea.

Pier Paolo Pasolini

Egli amò particolarmente la Tuscia, location naturale per l’ambientazione delle sue pellicole: le teche Rai custodiscono un documentario trasmesso il 7 febbraio del 1974 dal titolo “Pasolini …e la forma della città”, in cui lo scrittore spiega all’attore Ninetto Davoli, compagno di tanti lavori, il motivo per cui ha scelto Orte per affrontare il tema del “profilo di una città” e di come un’inquadratura possa: “(…) far vedere il paese nella sua perfezione stilistica cioè come forma perfetta, assoluta (…) ma ecco che il profilo della città, la massa architettonica della città, è incrinata, è rovinata, è deturpata da qualcosa di estraneo, di moderno che non c’entra con questa forma della città (…)”. Con estremo realismo narra di vicoli, piazzette, porte, nei quali ritrova: “(…) l’opera del popolo, l’intera storia del popolo di una città, di un’infinità di uomini senza nome che però hanno lavorato all’interno di un’epoca che poi ha prodotto i frutti più estremi, più assoluti, nelle opere d’arte d’autore (…)”. Questo passato va difeso, tutelato, aldilà di tutto e di chiunque ne sia l’esecutore.

Il caso della città di Orte non fu, però, un episodio isolato: il regista cedette più volte al richiamo di questo territorio come nel film “Uccellacci e uccellini”, del 1966, girato a Tuscania davanti alla chiesa di San Pietro, splendido esempio di architettura romanica in Italia, e “Il Vangelo secondo Matteo”, del 1964, le cui riprese, in parte, si alternarono tra le cascate del Fosso Castello a Chia, nel comune di Soriano nel Cimino e di nuovo a Tuscania presso la chiesa medievale di Santa Maria Maggiore, l’antica cattedrale.

Le cascate di Chia – Soriano nel Cimino

Ma se Pasolini manterrà con il bellissimo borgo tuscanese un costante afflato lavorativo, è con il borgo fantasma di Chia, che rivelerà la propria natura di autore instancabile, ricercato poeta, e perché no, “ambientalista” ante litteram.
Le rovine del Castello di Colle Casale, più conosciuto come Torre di Chia, includono una cinta muraria merlata che circonda i resti di un maniero situati quasi sul margine di un dirupo naturale; questa fortificazione deve il suo appellativo alla presenza di due torrioni a base pentagonale, il primo dei quali alto 42 metri. Quando intorno al 1960, per le riprese del film sulla vita di Cristo, Pier Paolo Pasolini visita i luoghi, seppur in stato di abbandono, se ne innamora, al punto di acquistare nel 1970 l’intero complesso ed elaborare insieme l’architetto Ninfo Burruano e lo scenografo Dante Ferretti, il progetto di una “casa-studio”, di un “eremo della scrittura”, da realizzare a ridosso delle mura interne del castello, seguendone l’andamento perimetrale, ben lontano da occhi indiscreti: massiccia la presenza di vetrate prospicienti il ricco e suggestivo paesaggio, in una sorta di dialogo aperto con la natura, nel rispetto delle antiche tradizioni e dell’universo.

Ci piace pensare che proprio qui, magari nel padiglione in legno destinato ad atelier di pittura, si sia ispirato per la stesura dei suoi scritti, di cui “Petrolio” ne è l’estrema appendice.

Attraverso le sue parole, le sue immagini, i suoi gesti, Pasolini, si trasforma nell’ambasciatore di un territorio culla di grandi civiltà e di grandi declini: rendendoci partecipi di questa narrazione, egli ci chiede esplicitamente di prendercene cura e di conservarne la sua indole primordiale, lontana dalle ideologie massificatrici dell’era moderna.
Buon compleanno Pier Paolo!!!

INFORMAZIONI
Comune di Soriano nel Cimino – www.comune.sorianonelcimino.vt.it
Comune di Tuscania – www.comune.tuscania.vt.it
Comune di Orte – www.comune.orte.vt.it

Social share
SCOPRI ANCHE

Luoghi Misteriosi del Lazio da visitare ad Halloween

Ciak si gira il film gotico per Halloween in 5 luoghi da brivido nel Lazio. Hai il coraggio di svelare questi macabri misteri di diavoli, morti, fantasmi e…?

Le Fave dei Morti o Dolci

Il 1°e 2 novembre si celebrano con le Fave dei Morti. Sono biscotti di mandorle dalla forma simile al seme di fava, simbolo di morte di rinascita.

100 sfumature di un secolo di Pasolini

A 50 anni dalla sua morte, il 2 novembre 2025, ricordiamo nel Lazio Pier Paolo Pasolini, una firma indelebile nella letteratura, nel cinema e nel giornalismo.

Alla scoperta di Ostia: un mare di sorprese!

Ostia Lido fa rima con Paradiso, non solo nel famoso tormentone estivo di J Ax di qualche anno fa. Se non ci credete tuffatevi insieme a noi nel mare romano e facciamo un viaggio alla scoperta di Ostia, del suo lido bello tutto l’anno, della sua natura lussureggiante,...

Foliage e altri motivi per amare l’Autunno nel Lazio

Si apre il sipario sul Foliage e altri motivi per amare l’Autunno nel Lazio, 5 straordinari “punti di osservazione” del paesaggio color ruggine, rosso e oro.

Viaggio nei borghi Bandiera Arancione del Lazio

Viaggio tra i 27 borghi del Lazio Bandiera Arancione, prestigioso riconoscimento assegnato dal TCI per la qualità dello sviluppo turistico e ambientale.

Quelle curiose Ottobrate Romane

Le Ottobrate Romane hanno una storia ricca di aneddoti da scoprire nelle giornate lunghe e assolate d’Autunno nella capitale più visitata al mondo.

5 mete del foliage in Ciociaria per scatti WOW!

L’Autunno, tempo di foliage. Tra manti dall’oro al rosso intenso in contrasto con il cielo azzurro, scopriamo 5 mete del foliage in Ciociaria per scatti WOW!

Viaggio nel Giardino di Ninfa. Benvenuti in Paradiso

Alberi secolari, fiori variopinti, antiche rovine, giochi d’acqua. Il Giardino di Ninfa è un’opera d’arte vivente, scoprirla è un’esperienza che accende i sensi

In viaggio nel Lazio bizzarro tutto è possibile

Viaggiamo nel Lazio bizzarro per scoprire luoghi insospettabilmente strani, macabri o paradisiaci, e sempre avvolti in un alone di mistero e sorpresa.