Dall’inconfondibile colore rosa acceso, quasi mattone, il prosciutto cotto al vino di Cori vanta un’antica tradizione e un sapore genuino arricchito dalle essenze erbacee locali, la salvia e il rosmarino. È tra i prodotti laziali iscritti nell’Elenco Nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali. I produttori locali hanno ricevuto di recente la De.Co. (Denominazione Comunale).

Senza additivi alimentari e salato a secco con il solo sale marino, è una delle eccellenze esclusive della tradizione contadina corese. È un prosciutto di pezzatura variabile da 10 a 13 kg circa, prevalentemente con l’osso, la cui peculiarità è la modalità di preparazione: dopo un periodo di stagionatura di almeno 16 mesi, la coscia di suino viene avvolta nel fieno di erba medica, salvia, rosmarino, e immerso nel vino bianco (Bellone); poi viene cotto al forno per 5-7 ore.

Il suo sapore aromatico rende particolarmente apprezzato il prosciutto cotto al vino di Cori che, agli inizi del Novecento, era detto “Prosciutto della Madonna” perché prodotto a maggio, in tempo per celebrare la Festa della Madonna del Soccorso nella seconda domenica.

La zona interessata alla produzione è solo Cori, sulle pendici del Monti Lepini e di fronte al mare, a poca distanza da Latina.

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