Riapre al pubblico in tutto il suo antico splendore la Grotta di Diana a Villa d’Este di Tivoli, dopo un restauro di due anni e una chiusura di circa 50 anni.
Grazie all’impegno dell’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este – VILLÆ di Tivoli nella valorizzazione del proprio patrimonio e al sostegno della Maison FENDI, la Grotta di Diana è tornata ad essere uno spazio di meraviglia e contemplazione, in cui arte e natura si fondono in perfetta armonia.
Dal 6 maggio 2025 si arricchisce dunque il percorso di visita alla Villa, Patrimonio dell’UNESCO dal 2001. La Grotta di Diana, accessibile lungo la Passeggiata del Cardinale, è collocata nella parte alta del giardino di Villa d’Este, sotto la Loggia dei Venti.
Proprio dalla Loggia dei Venti si apre una piccola terrazza da cui si gode una vista unica che spazia dal Soratte ai monti intorno a Tivoli, fino ai Castelli Romani; mentre la Città eterna è fulcro e baricentro di questo raro panorama.
La Grotta fu costruita tra il 1570 e il 1572 su progetto del bolognese Paolo Calandrino e ispirazione di Pirro Ligorio, l’architetto a cui si devono la Villa e il suo straordinario parco. Ma a commissionare questo raffinato gioiello fu il padrone di casa, il cardinale Ippolito d’Este, figlio di Lucrezia Borgia e Alfonso d’Este, che in questo luogo volle condensare il meglio della cultura cinquecentesca italiana e francese. Il risultato fu un capolavoro di tale bellezza da affermarsi presto come modello per grotte e ninfei nei giardini di tutta Europa.

La Grotta di Diana