Con la pasta a struttura molto fine e un colore bianco marcato, la ricotta romana DOP ha un caratteristico sapore delicato e dolciastro che la distingue da ogni altra.

Prodotto d’eccellenza con Denominazione di Origine Protetta dal maggio 2005, identificabile dal logo con una testa di ovino e le scritte giallo/rosso ‘ricotta’ e ‘romana’, è un latticino ottenuto esclusivamente dal siero di latte intero di pecora.
La lavorazione e trasformazione del prodotto, come anche il siero, componente liquida della coagulazione del latte, devono essere esclusivamente del Lazio.

Prodotta principalmente nell’Agro Romano tra novembre e giugno, le razze ovine da cui deriva il latte intero sono la Sarda, la Sopravvissana, la Massese, la Comisana e i loro incroci, alimentate per il 10% con foraggio e per il 90% in pascolo.

La confezione è quella tradizionale, piccoli cestelli una volta di fibre naturali, oppure carta pergamena. Per salvaguardarne la freschezza ora si usa anche il confezionamento sottovuoto.

I primi cenni storici sulla Ricotta romana risalgono alla descrizione delle tecniche casearie fornita da Columella, agronomo romano del I secolo a.C., nel “De Re Rustica”. Si narra anche che San Francesco abbia insegnato ai pastori del luogo le tecniche di produzione di questo prezioso prodotto caseario fresco.

 

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