Sant’Angelo Romano è il piccolo borgo sul monte Patulo, un’altura dei monti Cornicolani, dove scoprire il Castello Orsini Cesi e la Riserva Naturale Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco, un bosco di circa 1000 ettari nella valle del Tevere.

Il Castello Orsini Cesi sorse nell’anno Mille come una rocca circondata da una cinta muraria. Nel 1100 divenne l’antica Medullia, come i Romani chiamavano il feudo, fu nelle mani della famiglia Capocci che le diedero il nome in Sant’Angelo in Capocccia, cambiato nell’attuale Sant’Angelo Romano solo alla fine del 1800.

Castello Orsini Cesi – Facebook @castellocesi
Successivamente gli Orsini tramutarono la rocca in un castello fortificato, aggiungendo anche il palazzo signorile. Nel Rinascimento, alla fine del 1500, il feudo passò alla famiglia Cesi.

Castello Orsini – Cesi, interno – Facebook @sangeloromano rev
Il Castello visse il suo periodo di massimo splendore con Federico Cesi, lo scenziato e naturalista che nel 1600 fondò l’Accademia dei Lincei a Roma. Il Principe Federico Il Cesi trasformò il piano nobile in un appartamento, aggiungendo una scala d’ingresso a doppia rampa.

Castello Orsini – Cesi, interno – Facebook @sangeloromano
Fece incidere il suo nome con il titolo nobiliare sull’architrave di porte e finestre, mentre nella sala nobile aggiunse l’albero genealogico dei Cesi e della sua seconda moglie, Isabella Salviati. Le pareti furono decorate con simboli degli antenati ed epigrafi in latino.

Castello Orsini Cesi – Facebook @castellocesi rev
Alla fine del 1600 il Castello Orsini Cesi fu ceduto ai Borghese e affrontò una lunga decadenza, divenendo nell’Ottocento un deposito per il grano. Dal 1990 il Castello è stato restaurato. Oggi è una delle Dimore Storiche del Lazio e ospita il Museo Preistorico del Territorio Tiberino-Cornicolano.
Il Museo Preistorico del Territorio Tiberino-Cornicolano è dedicato alle testimonianze fossili e archeologiche del territorio relative alla presenza umana e faunistica durante il Pleistocene medio glaciale. Le collezioni esposte, consistenti perlopiù in numerosi reperti ceramici e litici, sono in buona parte frutto di rinvenimenti avvenuti in modo fortuito a partire dalla seconda metà del 1800. Vera particolarità del museo è la sala della Grotta dello Sventatoio di Poggio Cesi, una cavità usata nell’età del Bronzo a scopo di culto. Il museo è aperto al pubblico dal giovedì alla domenica.
Il Bosco di Grotte Cerqueta, o Bosco di Nardi, è un’area naturale protetta a Sant’Angelo Romano, inclusa nella Riserva Naturale Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco. Quest’area ricca di manifestazioni carsiche ipogee ed epigee mostra una serie di doline, i Fossi, e grotte immerse tra le querce.

Riserva Naturale Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco – parchilazio.it
La Riserva Naturale Regionale di Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco è un bosco di circa 1000 ettari tra la valle del Tevere e i Monti Cornicolani, tra Mentana, Monterotondo e Sant’Angelo Romano. Il paesaggio collinare a mosaico riserva alcune zone al pascolo e alle coltivazioni.
L’area è tutelata per l’intenso carsismo, tra doline, grotte e inghiottitoi. Il più famoso è il Pozzo del Merro, uno dei più profondi del mondo, la Buca di San Francesco e le doline di Bosco Nardi-Grotta Cerqueta. Ci sono anche alcune testimonianze storiche e archeologiche che vanno dalla preistoria al medioevo, come le cisterne romane del II secolo d.C. e l’area archeologica della via Nomentum-Eretum.
La pizza Varata è una specialità immancabile sulle tavole di Sant’Angelo Romano nella colazione pasquale, a base di farina, acqua, uova e anice. Questa pizza è un simbolo del rinnovamento dei campi. Infatti, “varata” significa “arata”, per i solchi fatti con le dita che ricordano quelli dell’aratro, insieme ai buchi della forchetta che rappresentano i semi.

Festival Internazionale del Folklore a Sant’Angelo Romano – Facebook @sangeloromano
Tra le feste più popolari, c’è sicuramente il Festival Internazionale del Folklore a luglio, un mix di musica, cibo tipico e sfilate in costume tradizionale con gruppi da tutto il mondo.
