Strada del Vino e dei Prodotti Tipici delle Terre Etrusco Romane

Campi, uliveti e pascoli in terra di Etruschi, a pochi km da Roma. In quest’area fertile, di prodotti eccellenti definiti ‘perle della Campagna Romana’ già nei documenti del ‘500, La Strada del Vino e dei Prodotti Tipici delle Terre Etrusco Romane si snoda tra la costa, i laghi di Bracciano e Martignano, fino ad includere lo scenario affascinante e selvaggio dei Monti della Tolfa.

Non solo prodotti di altissima qualità, frutto di storia, esperienza e passione, ma anche uno straordinario contesto territoriale e di storia è il valore aggiunto per un itinerario slow: parliamo dei preziosi e suggestivi reperti archeologici della civiltà Etrusca nella Necropoli della Banditaccia a Cerveteri, sito Patrimonio Mondiale dell’Unesco insieme alla necropoli di Tarquinia; dell’area archeologica marina dell’antica Pyrgi a Santa Severa, che ha restituito la lamina d’oro per comprendere lingua etrusca; dei centri storici di Cerveteri e Ceri, del borgo di Torre in Pietra, dei castelli di Palo Laziale e Bracciano, e della suggestiva e romantica area dell’antica città di Canale Monterano.

Non mancano oasi e riserve naturali: di Macchiagrande, di Palo, e di Macchiatonda, quest’ultima in uno scenario naturale da film western, tra pascoli aspri e le antiche tradizioni dei butteri; e i laghi vulcanici di Bracciano, ameno e punteggiato di piccoli borghi, e di Martignano, piccolo gioiello naturale incontaminato.

Il prodotto principe della Strada è il vino: i due DOC Cerveteri e Tarquinia e l’IGT Costa Etrusco Romana bianchi freschi e rossi profumati risentono del mare, vicinissimo, che mitiga con le sue brezze le calure estive e i rigori invernali. Del buon clima beneficiano però anche gli ottimi carciofi IGP di Ladispoli, e poi carote, finocchi e zucchine, tutti particolarmente sapidi e per la vicinanza del mare, e il “caciofiore” di Columella, un formaggio che viene prodotto ancora oggi seguendo la descrizione e la ricetta originaria data dal suo inventore Columella nel I secolo d.C., che da solo merita una lunga e saporita sosta.

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