Con circa 400 abitanti, Tessennano è uno dei borghi più piccoli della Tuscia Viterbese. Il toponimo curioso deriva da “Tuscia Nana” per differenziarsi da “Tuscia Grande”, ovvero l’odierna Tuscania.

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Nel periodo etrusco fu sotto il dominio sia di Vulci che di Tarquinia. Nell’XI secolo Matilde di Canossa donò la cittadina a Papa Pasquale II. Solo più tardi arrivò ai Farnese. Seguirono il periodo del Ducato di Castro e il ritorno alla Camera Apostolica nel XVII secolo.

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Il centro storico medievale di Tessennano si caratterizza per le strette viuzze, antichi palazzi e chiese. Uno degli edifici più emblematici è il Palazzo Baronale, una fortezza medievale della famiglia degli Orsini che domina il borgo dall’alto. Il Palazzo Baronale passò ai Farnese e oggi è la sede del Municipio.
La chiesa di San Liberato sotto le Mura si trova fuori dalle mura di Tessennano. Fu terminata alla fine del 1600, come indicato da una data incisa su una pietra sul muro. L’abside della chiesa presenta affreschi che raffigurano l’Annunciazione, gli Angeli Custodi e, sulla volta, una rappresentazione di Dio. Ai lati dell’abside sono presenti altre figure che raccontano il processo e il martirio di San Liberato. La chiesa è aperta solo in occasione della festa del Santo, l’11 maggio.
Tessennano è interamente sviluppato su basamento tufaceo risalente al Pleistocene. Il leggero declivio collinare favorisce l’eccellenza dei prodotti agricoli. Si trova nel comprensorio della Strada dell’Olio. Eccellono le specie di olive coltivate nelle varietà di Caninese, Leccino, Pendolino, Maurino e Frantoio, da pregiate piante secolari, dalle quali deriva l’olio EVO Canino DOP.
La Festa dei Patroni, Santi Felice e Liberato, si festeggia a fine agosto. Durante la cerimonia si ricorda la liberazione della città da una grave invasione.