Nella pasticceria tradizionale della provincia di Viterbo, i Tozzetti o Fettarelle sono biscotti secchi a base di Nocciola Romana DOP dei monti Cimini (VT), prodotto tipico del territorio utilizzato almeno dal secolo XIX.

Trapezoidali o romboidali, i tozzetti sono a base di nocciola locale “Tonda gentile romana”, una delle varietà più note in Italia e, per le sue peculiarità organolettiche, molto utilizzata nella produzione dolciaria, dal cioccolato ai torroni fino ai biscotti.

La produzione dei tozzetti si diffonde negli anni 50 – ‘60, quando la superficie agricola dedicata alla “tonda gentile romana” passa da 2.000 a 20.000 ettari, concentrandosi nell’area dei monti Cimini e classificandosi come coltura predominante nell’economia agricola della provincia di Viterbo.
Il tozzetto si gusta dopo il pasto, inzuppato in un vino da dessert locale come l’Aleatico di Gradoli Doc.
Vediamo come si preparano.

Ingredienti (per 10 persone):
Farina 1 kg
Olio 2 dl.
Uova 6
Zucchero 600 g.
Nocciole sbucciate 600 gr.
lievito 1 bustina
buccia di limone 1
Latte 1 bicchiere (facoltativo)

Preparazione:
Mescolare in una terrina le uova con lo zucchero e lavorarle con un cucchiaio di legno aggiungendo olio EVO, lievito, buccia grattugiata di limone e, se piace, il latte. Aggiungere le nocciole essiccate al forno, spellate e spezzettate, e dopo la farina a poco a poco. Ottenuta una pasta morbida, formare dei filoni, alti 2 cm e larghi 10 cm, e sistemarli in una teglia da forno unta sul fondo e spolverizzata di farina. Ungere l’impasto in superficie con uovo sbattuto e mettere in forno a calore moderato. Raggiunta la cottura, togliere dal forno e, prima del completo raffreddamento, tagliarli trasversalmente per ottenere tozzetti larghi 2 cm. Rimettere in forno nella teglia per qualche minuto per rendere la superficie di taglio abbrustolita e croccante. Conservare in scatole di latta o barattoli di vetro.

 

Social share
INFO UTILI

SCOPRI ANCHE

La nuova stagione di visite all’Oasi di Ninfa

A partire dal weekend del 16 e 17 marzo 2024 riapre ufficialmente al pubblico il Giardino di Ninfa. Pubblicato sul sito dell’Oasi Naturale il Calendario 2024.

La Corsa con la Cannata di Arpino è UNESCO

La Corsa con la Cannata del Gonfalone di Arpino è stata iscritta nel Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO. Riconosciuti anche altri Giochi inclusi nel Tocatì