Cosa c’è di meglio di chiare e fresche acque per lenire il caldo delle torride giornate estive, se non vivere un’esperienza lungo le rive di alcuni dei più importanti fiumi del Lazio?

A soli 50 km da Roma le Gole del Farfa, vero paradiso per gli amanti del canyoning, del trekking e della natura, sorprendono chiunque si avventuri lungo il loro percorso con la lussureggiante vegetazione e l’acqua cristallina, che nel corso dei secoli ha formato anse e canyon, scorrendo in un letto di ciottoli che la rendono limpida e che sembra diventare bianca per la spumosità che si crea nei vortici e nelle cascatelle naturali che si incontrano lungo il percorso.
Il canyoning lungo il Farfa, quando la portata dell’acqua è ridotta, consente tra facili tuffi e piccoli toboga (scivoli naturali) una serie di divertenti giochi lungo la corrente.

Gole del Farfa – @lazioeventi

Il fiume Velino, poco più a nord, rappresenta un po’ l’anima del territorio di Rieti, città nata e sviluppata sul “Lacus Velinus”, ove tutti gli eventi antichi e recenti parlano di acque che vanno e che tornano, rendendola quasi una Venezia fluviale. Il Velino nasce in corrispondenza di una piccola sorgente a Cittareale, scorre lungo le maestose Gole del Velino, attraversa la ricca piana di San Vittorino e la piana reatina per raggiungere i Laghi reatini fino alla cascata delle Marmore (tutti siti di importanza comunitaria). Nel tratto che attraversa la città di Rieti, che si può ammirare passeggiando sul lungovelino, si può fare canoa e rafting.

Fiume Velino

Per chi si trova a luglio in città imperdibile è “La Festa del Sole” che dal 1969 vede sfidarsi i rioni della città in gare acquatiche sul Velino tanto da valere ben due gemellaggi della città di Rieti: con Ito in Giappone e Saint Pierre les Elbeuf in Francia.

La Festa del Sole sul Fiume Velino – Rieti

Per quanto riguarda l’apparato fluviale della Tuscia, occorre ricordare il Tevere, il Marta, emissario del lago di Bolsena, il Paglia che attraversa la Riserva Naturale Regionale Monte Rufeno, il Fiora con il suo immissario più importante l’Olpeta e l’Urcionio la cui singolare storia è una “chicca” da raccontare. C’era una volta un fiumicello pulito ma non molto tranquillo che scorreva a cielo aperto dividendo la città di Viterbo in due parti. Con il trascorrere del tempo e l’incremento urbanistico della città, si iniziarono a ricoprire diverse sezioni del fiume, finché durante l’epoca fascista, le sue acque furono chiuse e imbrigliate all’interno di una galleria sotto l’attuale via Marconi. L’Urcionio è ora totalmente invisibile, anche se scivola tranquillamente indisturbato sotto i vicoli cittadini. Si dice che si possa sentire ancora la sua ruggente voce da un punto non meglio precisato della piazza civica principale.

Airone sul Tevere – Riserva di Nazzano Tevere Farfa

Per scoprire i suggestivi paesaggi della Valle del Tevere, si può risalire la corrente del fiume Tevere al tramonto, tra aironi, piante palustri e i colori della fitta vegetazione. Canoa, mountain bike e beach volley sono solo alcuni delle attività sportive che si può scegliere di fare immersi nel cuore della Riserva Naturale Tevere-Farfa, costituita dalle anse del Tevere, il lago di Nazzano e l’ultimo tratto del fiume Farfa, un vero e proprio paradiso del birdwatching e degli amanti degli sport d’acqua.

Lontano dai ritmi frenetici, all’interno del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, il fiume Aniene dà vita ad una delle più famose cascate naturali del Lazio che si getta in un piccolo specchio d’acqua, il Laghetto di San Benedetto nei pressi di Subiaco, uno dei Borghi più belli d’Italia.

Prima di visitare il centro storico di Subiaco, la Villa di Nerone i Monasteri Benedettini e quello di S. Scolastica, è bene fare una sosta per ammirare il bellissimo ponte di San Francesco costruito nel 1358, sotto il quale scorrono le limpide e freschissime acque del fiume Aniene.

Fiume Aniene – Trevi nel Lazio

Il divertimento è assicurato dalle numerose esperienze da provare lungo le rapide e correnti del fiume Aniene: rafting, kayak, canyoning, survival, sup, accompagnati da esperti e guide fluviali è possibile organizzare molte altre attività, tra cui arrampicata, escursionismo, cavalcate, nordic walking, sci di fondo.

Sempre all’interno del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, questa volta in provincia di Frosinone, le acque limpide del fiume Aniene, sgorgando da una roccia confluiscono in un grazioso laghetto sottostante, ed è qui che tra una ricca vegetazione dalle molteplici sfumature di colori si trova la cascata di Trevi nel Lazio o di Comunacque.
Questo meraviglioso angolo di paradiso, dove si intrecciano la bellezza della natura, la storia ed il misticismo è stato scelto per girarvi diverse pellicole cinematografiche.

Qui sono ancora visibili i ruderi di una villa risalente, con ogni probabilità, all’epoca dell’imperatore Claudio ed i resti dell’acquedotto dell’Anio Novus (I sec. d.c.).

Isola del Liri

Il fiume Liri, ad Isola del Liri in Ciociaria, regala spettacolari giochi d’acqua e prospettive uniche sul Castello Boncompagni Viscogliosi, che sorge su di un masso di travertino che costringe il fiume Liri a dividersi in due rami, formando così da una parte la suggestiva Cascata Grande o Verticale alta 27 metri e dall’altra dando vita alla cascata del Valcatoio. Quella di Isola del Liri è unico esempio in Italia di cascata nel centro cittadino.

Un’esperienza che non ti aspetti è quella che si può vivere navigando in canoa, canadese o kayak sulle acque del fiume Cavata che scorre nel Comune di Sermoneta, in provincia di Latina.
Un percorso agevole di circa 5 km della durata di circa tre ore che parte dalla sorgente dell’Acqua Turchina, prosegue poi all’interno del bosco di Monticchio e termina nei pressi dell’antico Foro Appio, oggi Borgo Faiti. Lungo il tragitto sono visibili i resti dell’antico porto fluviale tra cui spiccano le vestigia di un antico mulino, la Mola di S. Maria o Macchina dell’Acqua.

Garigliano presso Suio (LT)

Per concludere non resta che raggiungere il fiume Garigliano che nel suo tratto finale attraversa le Terme di Suio nel Comune di Castelforte e segna il confine tra Lazio e Campania, una straordinaria oasi dove rilassarsi, ricca di sorgive di acque termali, ipertermali, fredde dalle capacità terapeutiche conosciute fin dall’epoca dell’antica Roma.

INFORMAZIONI
www.parchilazio.it
https://www.scoprilasabina.it/cosa-vedere/le-gole-del-farfa/
https://www.comune.rieti.it/turismo-velino
https://www.visitrieti.com/2020/02/04/rieti-e-il-fiume-velino/
http://www.altavalledelvelino.com/natura-e-ambiente/fiumi-e-laghi/151-fiume-velino.html
https://www.teverexplora.it/
https://www.comune.isoladelliri.fr.it/
http://www.comune.subiaco.rm.it
http://www.comune.trevinellazio.fr.it
https://www.comunedisermoneta.it/
https://www.comune.castelforte.lt.it

 

Social share
INFO UTILI

SCOPRI ANCHE

Sacra Rappresentazione della Passione di Sezze

Il Venerdì Santo va in scena a Sezze la Sacra Rappresentazione della...

Più che colazione, brunch di Pasqua nel Lazio

La chiamano colazione ma più che colazione è un brunch della...

Roma sottosopra tra labirinti, cave e laghetti

Benvenuti nella Roma sottosopra, 3 luoghi da scoprire tra labirinti,...

La Primavera e i colori dello sport in Sabina

L'arcobaleno di colori che regala la Primavera in Sabina spazia...