La zona dei Castelli Romani vanta grandi doni di Bacco, come il Castelli Romani doc. La produzione vitivinicola si è diffusa in numerosi comuni grazie ad antiche tradizioni per la cultura del vino, una particolare vocazione dei terreni vulcanici, ricchi di sali e di fosforo, un ideale microclima e l’azione mitigatrice dei laghi.

La DOC «Castelli Romani» è riservata al vino bianco secco, amabile e frizzante; rosso secco, amabile, frizzante e novello; rosato secco, amabile e frizzante.
Il vino bianco, nelle varie tipologie, si ottiene dai seguenti vitigni: Malvasia (bianca di Candia e puntinata); Trebbiano (toscano, di Soave, verde e giallo). Presenta un colore paglierino; odore fruttato, intenso; sapore fresco, armonico, secco, talvolta frizzante e/o amabile, con un gradazione minima di 10,5°.
Il vino rosso, nelle varie tipologie, è ottenuto dai seguenti vitigni, usati da soli o congiuntamente: Cesanese, Merlot, Montepulciano, Nero Buono e Sangiovese, ai quali è consentito l’uso di altri vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella Regione Lazio, fino ad un massimo del 15%. Presenta un colore rubino; odore persistente, fruttato per il tipo novello; sapore fresco, secco, talvolta frizzante e/o amabile, vivace e fragrante per il tipo novello, con un gradazione minima di 11°.

Le zone tipiche di produzione sono: in provincia di Roma, Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolfo, Ciampino, Colonna, Frascati, Genzano di Roma, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Monte Porzio Catone, Nemi, Rocca di Papa, Rocca Priora, Velletri, Zagarolo, San Cesareo, Ardea, Artena, Montecompatri, Pomezia, Roma; in provincia di Latina, Cori, Cisterna di Latina, Aprilia.

 

Social share
INFO UTILI

SCOPRI ANCHE

Isola… rsi nella magica Ponza

Un giorno sull’isola di Ponza non vi basterà per assaporarne tutte le sfumature paradisiache. Le emozioni sono tante e tutte da vivere, sopra e sotto il mare!

La nuova stagione di visite all’Oasi di Ninfa

A partire dal weekend del 16 e 17 marzo 2024 riapre ufficialmente al pubblico il Giardino di Ninfa. Pubblicato sul sito dell’Oasi Naturale il Calendario 2024.