Civitella d’Agliano, borgo medioevale collocato su un colle da cui domina la valle del Tevere e quella dei Calanchi. Un territorio caratterizzato da un abbondante verde, in cui il settore vitivinicolo occupa il primo posto, assieme alla coltura dell’olivo.

Già gli Etruschi coltivavano la vite in queste zone e la produzione era sufficiente ad alimentare un rilevante commercio esterno. La coltivazione della vite ebbe poi maggiore espansione con i Romani e continuò prosperosa tanto che nel 1860 nel dizionario storico-ecclesiastico fu scritto che “il territorio è ferace d’ogni genere e abbonda assai di viti”.

La denominazione Civitella d’Agliano è stata creata nel 1995 ed include vini che si basano sui vitigni di Malvasia del Lazio, Grechetto rosso, Trebbiano Toscano, Trebbiano giallo, Chardonnay.

La parte geografica per la produzione del vino si estende tra la parte pianeggiante e le colline del bacino dell’alta valle del Tevere, un territorio luminoso e ben ventilato ideale per un’ottima prosperità delle vigne e altrettanta produzione di vino.

Il vino «Civitella d’Agliano» “bianco”, anche nella tipologia “frizzante”, presenta un colore giallo, a volte tendente al dorato o al verdognolo; odore intenso, fruttato; sapore secco, sapido; gradazione minima di 10°. Il vino “rosso”, anche nella tipologia “frizzante”, si caratterizza per un colore rosso rubino più o meno carico, tendente al granato con l’invecchiamento; odore complesso, fruttato; sapore armonico, con gradazione di 10°. Il vino «Civitella d’Agliano» “rosso novello” ha un colore rosso rubino con riflessi violacei; odore complesso, fruttato; sapore armonico; gradazione minima di 11°. Il “rosato”, anche nella tipologia “frizzante”, presenta un colore rosato cerasuolo; odore fine, gradevole; sapore armonico, delicato, vellutato; gradazione minima di 10°.

Dal 2002, nel mese di luglio, in paese si svolge la festa del vino, denominata “Nelle terre del Grechetto”.

 

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