La zona di origine di questa particolare denominazione di vino è a Nord di Roma, nel cuore dell’Italia centro-settentrionale, quindi, assolutamente laziale. Sono interessati i territori di parte della provincia di Roma e parte della provincia di Viterbo.

Questi i comuni nel cui territorio è consentita la produzione dei vitigni che rientrano nel Tarquinia DOC:

Allumiere, Tolfa, Bracciano, Cerveteri, Ladispoli, Civitavecchia, Santa Marinella, Canale Monterano, Manziana, Trevignano Romano, Anguillara ed, in parte, i territori dei comuni di Campagnano Romano, Roma, Fiumicino e Formello.

Per la provincia di Viterbo, limitatamente agli interi territori di Montalto di Castro, Tarquinia, Blera, Oriolo Romano, Sutri, Bassano Romano, Villa San Giovanni in Tuscia, Barbarano Romano, Vejano e parte dei territori di Tessennano, Tuscania, Monteromano, Ronciglione, Arlena di Castro e Capranica.

La generosa “madre” dei vigneti di questa particolare denominazione DOC è, dunque, una zona a territorio prevalentemente pianeggiante, che va dall’Agro romano e prosegue per tutto il litorale laziale della Maremma meridionale fino ai confini con la Toscana, estendendosi fino alle colline retrostanti.

Comuni e borghi impregnati di storia e tradizioni dove da sempre si coltivano vitigni caratterizzanti ormai il territorio stesso, disegnati geometricamente da filari ordinati che a settembre si arricchiscono di grappoli dorati e di intenso rosso rubino. La produzione del Tarquinia DOC comprende 3 vitigni a bacca rossa e 4 a bacca bianca. Tra i rossi quindi il Cesanese comune, il Montepulciano ed il Sangiovese mentre tra i bianchi troviamo la Malvasia bianca di Candia, la Malvasia del Lazio, il Trebbiano giallo ed il Trebbiano Toscano.

Il disciplinare relativo alla Denominazione di origine Tarquinia DOC garantisce una qualità spiccata e la genuinità del prodotto.

245.000 ettari di vigneti garantiscono una rigorosa caratteristica di produzione in terreni pianeggianti e collinari altamente soleggiati. Le uve destinate alla vinificazione devono assicurare un titolo alcolometrico volumico naturale del vino non inferiore al 10,00% vol. per i vini bianchi e al 10,50% vol. per i vini rossi. La resa massima dell’uva in vino non deve essere superiore al 70%.

Queste le denominazioni che si troveranno nelle confezioni in commercio e sulle tavole dei ristoranti:

Tarquinia bianco secco; Tarquinia rosso secco; Tarquinia bianco frizzante; Tarquinia rosso novello Tarquinia rosato; Tarquinia bianco amabile; Tarquinia rosso amabile. Ce n’è per tutti i più esigenti palati, ovviamente, tutte produzioni rigorosamente DOC.

 

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