Piccole, rosse, rotonde, profumate, dolci e acidule insieme, le fragoline di bosco di Nemi – un frutto spontaneo – sono una gioia per il palato. Da sempre.
Erano un ristoro dei viandanti medievali che percorrevano la Via Appia – la Via Francigena del sud – verso la Terra Santa, o di ritorno. Oggi sono molto, molto di più.
Si utilizzano da sole, nei dolci, con la panna, nei parfait di frutta, nelle confetture. E anche nei liquori: il Fragolino è un distillato dolce, buonissimo, non troppo alcolico, di un color rosa molto invitante.
Sono così speciali perché la conca di Nemi è terra vulcanica, ci sono lago e bosco vicini, e tanto sole. E chissà, forse anche per le lacrime di Venere alla morte di Adone, che mescolandosi al sangue dell’amato si trasformarono nelle fragoline, piccoli cuori rossi d’amore.
Nella prima domenica di giugno le fragoline sono alla ribalta a Nemi, in una grande festa di tutta la cittadina dei Castelli Romani, colorata dai piccoli frutti e dalle fragolare – le donne che si dedicano alla raccolta – con il coloratissimo costume tradizionale, vere protagoniste della Sagra.
Le Fragoline di Nemi
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