Tappa 10: da Trevi a Collepardo
La decima tappa del Cammino di San Benedetto parte da Trevi nel Lazio e arriva a Collepardo.
La tappa è lunga 22 km.
Trevi nel Lazio è un borgo in provincia di Frosinone che sorge tutto intorno alla Rocca, un’antica fortezza strategica nell’alta valle dell’Aniene.
A Trevi si trova il Monastero di San Michele Arcangelo di Orsano. L’edificio è l’unico monastero benedettino femminile della zona circostante le sorgenti dell’Aniene e attualmente è adibito a stalla per animali. Il Monastero è anche uno dei dodici esistenti nella Valle dell’Aniene. Nel VI secolo in questa zona trovò rifugio San Benedetto, prima che Subiaco diventasse una comunità autonoma. Non si conosce l’esatta datazione dell’edificio. Tuttavia il suo momento di maggior splendore si attesta tra il XIII e il XIV secolo.
La prima badessa si chiamava Agnese e il Monastero era dedicato a San Michele Arcangelo.
Verso il 1360 il Monastero venne preso d’assalto dai predoni e le monache furono costrette ad abbandonarlo, rifugiandosi da parenti e benefattori di Trevi.
Nei secoli successivi il luogo riprese vita e fu abitato da piccoli gruppi di religiosi. Nel XVIII secolo vi si stabilirono cinque eremiti francesi che scendevano la domenica a Trevi per partecipare alla messa. Fino al 1860 il Monastero apparteneva all’Abbazia di Santa Scolastica, poi passò in mano al demanio. Oggi è in mano a privati.
Anticamente abitata dalla popolazione degli Equi, in epoca romana Trevi nel Lazio era nota come Treba Augusta, per la sua importanza dovuta principalmente alla presenza dell’acqua. Qui il fiume Aniene scende dai Monti Simbruini in una verdissima valle che riempie gli occhi. La temperatura del fiume si mantiene costante a 6°C, consentendo di rinfrescarsi.
In questa zona, più precisamente nell’area archeologica di Comunacque e della Cascata di Trevi nel Lazio, sorgeva l’Anio Novus, l’acquedotto costruito dall’imperatore Caligola e terminato dall’imperatore Claudio nel I sec. d.C. che dall’alta Valle dell’Aniene portava l’acqua fino a Roma. Se cercate percorsi più impegnativi potete anche avventurarvi in un trekking verso le cime che toccano i 2000 metri.
Una volta che vi siete immersi in questa natura incontaminata, vi attende il borgo di Trevi.
Degni di nota sono l’Oratorio di San Pietro l’Eremita e la Collegiata di Santa Maria Assunta. Nella cripta della Collegiata sono custodite le spoglie di San Pietro Eremita, un santo veneratissimo dai Trebani.

Castello Caetani a Trevi, foto da www.parchilazio.it
Molto bello anche il Castello Caetani, dove soggiornò Benedetto Caetani passato alla storia come Papa Bonifacio VIII.
Lasciata Trevi si risale per una mulattiera fino a che, in mezzo al bosco, non si trova un arco romano in pietra, antica dogana posta al confine tra il territorio romano e quello degli Equi.
Si prosegue tra prati estesi e pascoli e si arriva a Guarcino, “il paese delle acque”.
Guarcino si trova ai piedi dei Monti Ernici ed è noto per le sue numerose fontane da cui sgorga una limpidissima acqua proveniente dalle fonti a 900 metri di altezza. L’acqua sembra abbia anche poteri curativi. La Fonte di Filette è una sorgente di acqua minerale considerata la più pura al mondo. Le acque vengono imbottigliate e commercializzate.

Gli squisiti amaretti
Guarcino è nota anche per i suoi deliziosi amaretti, squisiti biscotti di pasta di mandorle dal cuore particolarmente morbido.
Il borgo si trova in mezzo ad una natura selvaggia ed amena e per questo è stato meta di molti eremiti. Tra questi, secondo una tradizione consolidata, vi è anche San Benedetto che vi soggiornò nel suo viaggio da Subiaco a Montecassino. Il pellegrino fondò nella zona diversi monasteri, il più famoso dei quali è il monastero di San Luca.

Vico nel Lazio
Il paese successivo sul Cammino è Vico nel Lazio. Il borgo è circondato da una cinta muraria imponente, tanto da essere soprannominato la piccola Carcassonne di Ciociaria, in riferimento alla città francese.
Infine incontriamo Collepardo “il paese delle erbe”, per via di una tradizione secolare erboristica che risale ai certosini.
Il tragitto della decima tappa del Cammino si può percorrere in 7-8 ore.