Nel comune di Veroli è possibile ammirare la Basilica di Santa Maria Sàlome.

La Basilica fu eretta agli inizi del 1200 nel luogo in cui vennero ritrovati i resti della Santa. All’interno della Basilica si possono ammirare affreschi del XIII e XIV secolo. Nell’abside vi è la tela di Santa Sàlome, opera del Cavalier D’Arpino, mentre i “figli del tuono” Giacomo il maggiore e Giovanni l’evangelista, sono opera del Cav. Giuseppe Passeri, allievo del Maratta, dei primi del Settecento.
Nella Cappella della Confessione c’è il mausoleo rivestito di marmi pregiati in cui sono attualmente custoditi, sotto l’altare e dentro un’urna dorata, i resti mortali di Santa Maria Salome. Sotto l’altare della cripta si scorge il punto esatto dove rimase custodito il corpo della Santa fino al 1209.

La Cappella più importante all’interno dell’edificio di culto è quella in cui è presente la Scala Santa.
La Scala è emblema della Passione di Cristo al pari della più nota Scala Santa sita a San Giovanni in Laterano a Roma.

Le Scale Sante nel mondo sono diverse e portano il credente a riflettere sugli ultimi momenti di vita di Gesù Cristo e a meditare sulla sua Passione.
Secondo la tradizione infatti la Scala Santa fu salita più volte da Gesù, nel giorno della sua Crocifissione, per essere giudicato da Ponzio Pilato.
La scala di 28 gradini fu trasportata, secondo la tradizione cristiana, da Gerusalemme a Roma nel 326.

La Scala Santa di Veroli fu voluta da Monsignor Lorenzo Tartagni da Forlì nella prima metà del Settecento ed è composta da due scalinate laterali e una, più grande, centrale.
La Scala è al centro della Cappella della Scala Santa.

I 12 scalini da cui è composta vanno percorsi genuflessi, come anche le altre Scale Sante. A partire dal 1751, su concessione di Papa Benedetto XIV, percorrendo la Scala Santa di Veroli è possibile ottenere l’indulgenza.

Lo stesso privilegio dunque che si può ottenere salendo la Scala Santa di San Giovanni in Laterano di Roma.

All’undicesimo scalino della Scala Santa di Veroli è custodito gelosamente un frammento della Croce del Calvario.

La visita di questo bene culturale è preziosa dunque per il credente quanto per il turista.

 

 

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