Vacone è un piccolo e silenzioso paese con una vista straordinaria sulla Sabina. Dal suo punto più alto, chiamato non a caso la terrazza sulla Sabina, il panorama è magnifico e si allunga all’orizzonte sulla Valle del Tevere, sui Monti Sabini, sui Monti Cimini e persino sulla Capitale.

Vacone, terrazza sulla Sabina - Foto FB Comune di Vacone

Vacone, terrazza sulla Sabina – Foto FB Comune di Vacone

Grandi poeti dell’antichità, come Orazio, Ovidio e Virgilio hanno cantato in versi l’amenità del borgo e dei suoi paesaggi naturalistici capaci di ritemprare il cuore e l’animo di ognuno.

Villa romana a Vacone - Foto FB Comune di Vacone

Resti di una Villa romana – Foto FB Comune di Vacone

Alcuni resti archeologici di una Villa romana poco distanti da Vacone hanno fatto ipotizzare gli studiosi che si tratti proprio della Villa di Quinto Orazio Flacco, poeta romano più noto come Orazio.

L’origine del toponimo Vacone deriva dal culto della Dea Vacuna e dal fatto che in questi luoghi doveva trovarsi un fanum vacunae, un tempio dedicato alla dea, sulle cui rovine fu costruita nel XII secolo la Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Evangelista. Il culto di Vacuna è molto seguito nell’antica Sabina, tanto che lo stesso Numa Pompilio, re sabino di Roma, insegna al popolo romano la devozione alla divinità. Secondo la tradizionale interpretazione, la dea protegge i villeggianti che ritemprano la propria salute fisica nei divertimenti e negli spensierati ozi della campagna. Da ciò deriverebbe il vocabolo latino ‘vacare’ che significa cessare con il riposo le preoccupazioni che tormentano l’animo, così come le ‘vacanze’ sono, appunto, i periodi di riposo destinati alla tranquillità e ai passatempi.

Una piacevole passeggiata nell’antico borgo porta al Castello di Vacone, visitabile solo dall’esterno. Nel giardino che circonda il Castello si erge un fantastico leccio secolare, uno degli alberi monumentali della zona.

Il bosco Pago - Foto FB Comune di Vacone

Il bosco Pago – Foto FB Comune di Vacone

Da non perdere una visita al Pago, il magico bosco sacro, meta e scenario dei momenti di festa della comunità̀ di Vacone. Tra gli appuntamenti più importanti che si svolgono nella location straordinaria del Pago c’è sicuramente la Festa d’Autunno. Una tradizione che si svolge ogni anno nell’ultima domenica di ottobre. Un’occasione per ammirare i caldi colori dell’autunno in Sabina e per degustare le prelibatezze locali di stagione come polenta, salsicce, castagne e vino novello.

Vacone immersa nella lussureggiante vegetazione - Foto FB Comune di Vacone

Vacone immersa nella lussureggiante vegetazione – Foto FB Comune di Vacone

Oltre al bosco Pago, il territorio di Vacone è attraversato da una fitta rete di sentieri immersi nella natura che si possono facilmente percorrere, a piedi o in bicicletta.

 

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INFO UTILI
distanza da Roma 73 km
da non perdere Monti Sabini
sito web Comune di Vacone

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