Ferentino sorge su un’altura dei Monti Ernici, nella provincia di Frosinone, in posizione panoramica sulla Valle del Sacco. E’ noto per il territorio ricco di acque sorgive, che hanno dato vita alle splendide terme, e per i notevoli reperti archeologici perfettamente conservati, come l’imponente cinta muraria poligonale che circonda il centro storico della città.

Ferentino affacciata sulla Valle del Sacco
Spiccano in particolar modo le straordinarie Mura Ciclopiche, enormi baluardi difensivi realizzati con colossali blocchi di pietra, incastrati tra di loro a secco, senza l’uso della malta o della calce. Tale tecnica impiegata nella costruzione è considerata tanto insolita quanto sorprendente.

I grandi blocchi di pietra delle mura di Ferentino
Le mura megalitiche di Ferentino, infatti, dopo oltre duemila anni di storia, sono giunte fino a noi completamente intatte. Questo risultato così stupefacente ha contribuito a far nascere nell’immaginario collettivo, numerosi miti e leggende. Tra queste, quella sulla fortificazione delle possenti mura ad opera di creature gigantesche, i Ciclopi. Da qui la denominazione di Mura Ciclopiche.

Le antiche mura della città di Ferentino – Foto di FB Pro Loco Ferentino
Passeggiando per le vie di Ferentino si possono ammirare, oltre alle mura di cinta ben conservate, l’Acropoli con il suo poderoso avancorpo, la Porta Sanguinaria, così chiamata perché vi passavano i condannati a morte per raggiungere il sottostante luogo delle esecuzioni, la Porta Casamari a doppio arco.
Il borgo è ricco di arte e di storia grazie anche ai numerosi monumenti e chiese. In epoca imperiale la città fu il centro favorito dalla nobiltà romana, attirata dalla eccezionale posizione, dal clima fresco, dalle belle ville, dalle sorgenti d’acqua, dal teatro romano di 54 metri di diametro che poteva ospitare fino a 3.500 persone.

Testamento di Aulo Quintilio Prisco @ FB Città di Ferentino
Tra le più importanti testimonianze dello splendore antico ancor oggi ben conservate: il Mercato Coperto, il Teatro Romano, il Testamento di Aulo Quintilio Prisco, lapide epigrafica incisa nella roccia, contenente il testamento di un importate cittadino di Ferentino di epoca romana.

La Cattedrale di San Giovanni e Paolo
Di notevole interesse sulla sommità della storica Acropoli, la Cattedrale dei Santi Giovanni e Paolo, con annesso orto e il seminario. Gli interni della chiesa sono arricchiti dai mosaici dei maestri Cosmati romani del 1200, il Ciborio del XIII secolo e il cero pasquale.

La Chiesa di Santa Maria Maggiore
Dello stesso periodo è anche la Chiesa di Santa Maria Maggiore, fondata dai monaci cistercensi. Entrambe le chiese sono classificate come monumento nazionale.
Da segnalare anche il Monastero di S. Antonio Abate, sulla sommità del colle del Fico, fondato da Celestino V a metà del XIII secolo, dove trovarono riposo per 30 anni le sue spoglie prima che fossero traslate nella vicina Chiesa di Sant’Agata, e successivamente nell’Abbazia di Collemaggio a L’Aquila.
A Ferentino resta ancora il cuore di Celestino, custodito presso il monastero delle suore Clarisse. In onore del Santo si celebra ogni anno il tradizionale Palio o giostra dell’anello. Dodici cavalieri, divisi in squadre da tre, si affrontano in rappresentanza dei quattro quartieri storici della città: Porta Montana, Porta del Borgo, Porta Sanguinaria e Porta San Francesco.
Altri appuntamenti molto attesi dalla comunità di Ferentino, che si snodano lungo le vie della città antica, sono la Processione in onore del Patrono S. Ambrogio e l’Infiorata per il Corpus Domini.

Il Lago di Canterno
Fanno parte del territorio di Ferentino l’oasi protetta del Lago di Canterno e l’antica frazione di Porciano.
Le Terme di Pompeo, situate in un parco secolare, erano note per le qualità terapeutiche delle acque fin dall’epoca romana. A Flavia Domitilla, nipote dell’Imperatore Vespasiano, nativa di Ferentino, è attribuita la costruzione del primo edificio termale. Ma fu nel 1854, grazie all’intuizione dell’imprenditore di Ferentino, Ambrogio Pompeo, che si pensò per la prima volta alla creazione di uno stabilimento termale in cui far convogliare le varie sorgenti e renderne più accessibile l’utilizzo.