Il piccolo borgo di Sant’Oreste, dalle pendici del Monte Soratte, è uno dei siti più panoramici del Lazio.

Sant’Oreste domina la Valle del Tevere – Foto FB Pro Loco Sant’Oreste APS
La cittadina è circondata da cinte murarie tuttora visibili e ben conservate che si interrompono per lasciare spazio alle tre grandi porte che permettono l’accesso al borgo, Porta Valle (o Porta S.Silvestro), Porta La Dentro (o S.Edisto) e Porta Costa (o S.Maria).

L’elegante facciate di Palazzo Caccia Canali
Ricco di storia e di tesoti artistici di cui su tutti il sontuoso Palazzo Caccia-Canali, sede del Museo Naturalistico della Riserva del Monte Soratte e della Pinacoteca. Il progetto dell’edificio è attribuito all’architetto Jacopo Barozzi, detto il Vignola, che nel borgo aveva già progettato la Chiesa di S. Lorenzo. Il suo aspetto generale è rimasto quasi immutato dall’epoca del suo completamento nel 1589, e al suo interno conserva decorazioni pittoriche, affreschi e ampi fregi. Nel 2020, il Palazzo Caccia Canali è entrato a far parte della prestigiosa Rete delle Dimore storiche del Lazio.

Veduta aerea Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo
La nobile famiglia Caccia concorse alla realizzazione anche della cinquecentesca Chiesa di San Lorenzo. Sulla navata centrale, infatti, si ammira un artistico pulpito con lo stemma della famiglia.
Accanto al Palazzo Caccia-Canali, sorge l’ex Monastero di Santa Croce, al cui interno è inserito l’antico Palazzo Abbaziale. Qui, nel 1598 vi si trasferirono le monache di clausura dell’ordine Agostiniano. All’interno del Monastero sorge una Chiesa omonima che conserva un’importante pala d’altare dedicata ai Santi Elena, Agostino e Nicola e un elegantissimo coro ligneo.

Eremo di San Silvestro
All’interno della Riserva Naturale di Monte Soratte, si erge l’Eremo di San Silvestro. Una bella escursione, che parte dal paese, consente di aggiungerlo e di godere di un panorama straordinario a 360 gradi sulla Valle del Tevere. Esternamente l’Eremo di San Silvestro è sempre raggiungibile. Per visite guidate all’interno dell’Eremo, così come al Museo Naturalistico del Monte Soratte e nel centro storico di Sant’Oreste. si può contattare l’Associazione culturale Avventura Soratte.

L’interno di una grotta carsica
Grazie alla sua conformazione carsica sul Monte Soratte ci sono molte grotte. Queste rappresentano una risorsa naturalistica di grande rilievo ma a causa delle difficoltà e dei rischi che presentano, per le visite è richiesta un’attrezzatura specifica e l’accompagnamento di guide esperte.

L’ingresso al Bunker Soratte
All’interno delle gallerie che attraversano per alcuni chilometri il Monte Soratte, ci sono anche i bunker militari risalenti alla Seconda guerra mondiale. Nel 1937 le gallerie sotterranee funsero da rifugio antiaereo per le alte cariche del Governo Fascista e del Regio Esercito. Nel 1943 divennero, invece, il quartier generale segreto per le truppe naziste. Nel1967, invece, durante gli anni della guerra fredda, si trasformarono in bunker antiatomico. Oggi lo spazio, riacquistato dal Comune di Sant’Oreste, è visitabile grazie all’impegno dell’Associazione Bunker Soratte che ne ha fatto un vero e proprio Percorso della Memoria.
Molto partecipate e particolarmente attese dalla comunità di Sant’Oreste sono le Feste della tradizione: quella dedicata a S. Nonnoso, agli inizi di settembre, e quella in onore del patrono S. Edisto, a ottobre, animata dal corteo storico e dalla tradizionale degustazione della Torta gigante.

La spettacolare Festa della Madonna di maggio a Sant’Oreste – Foto FB Pro Loco Sant’Oreste APS
Nell’ultima domenica di Maggio ricorre la Festa della Madonna di Maggio, che culmina con l’atteso appuntamento della Fiaccolata del Monte Soratte. Uno spettacolo unico tra l’incendiarsi dei fasci di canne disposte sul fianco del monte e i giochi pirotecnici che illuminano il cielo sopra il Soratte.
Tra i piatti tipici c’è l’acquacotta, i frascarelli con la ricotta, gli gnocchetti con i fagioli e il panemmolle, ovvero una pasta con ceci, rosmarino e pomodoro versata su crostoni di pane.