Rocca Priora è il comune più alto dei Castelli Romani, elegantemente affacciato da oltre 700 metri di altitudine sui Colli Albani. Siamo nell’antica Corbium, il centro latino che Coriolano occupò nella sua marcia su Roma nel 486 aC.

Palazzo Savelli – www.comune.roccapriora.rm.it
Il Palazzo dei Savelli, oggi sede del Comune, sorse sui ruderi del castello medievale degli Annibaldi. Fu poi restaurato dall’Architetto Francesco Vespignani nel 1880 in stile quattrocentesco. L’edificio affaccia sul Belvedere da dove si spalanca il panorama sui Castelli Romani, da Roma a Palestrina.

Chiesa di Santa Maria Assunta – www.visitcastelliromani.it
Accanto al Palazzo Savelli si trova la Chiesa di Santa Maria Assunta, sorta all’inizio del 1400 sopra un antico tempio latino dedicato alla Dea Fortuna. La facciata conserva l’antico portale in pietra, decorato alla base dallo stemma della famiglia Savelli.

Palazzo Savelli a Rocca Priora – www.comune.roccapriora.rm.it
Il toponimo deriva da Castrum Arcis Perjuriae, l’abitato che sorgeva sul colle alla fine dell’XI secolo donato da Agapito, Conte di Tuscolo, alla figlia. Solo dopo la distruzione di Tuscolo nel 1191, passò prima agli Annibaldi, poi ai Colonna, i Savelli e alla Camera Apostolica. Nel 1870 si costituisce il Comune. La Porta dei Savelli fu realizzata in blocchi di sperone, con arco quasi ogivale sormontato da una pietra rotonda marmorea sulla quale è inciso lo stemma della famiglia. Un tempo, la porta veniva aperta e chiusa in ore stabilite e vigilata continuamente da speciali “Guardiani”.

MuRo Museo Benedetto Robazza – www.comune.roccapriora.rm.it
Il MuRo – Museo Benedetto Robazza espone una mostra permanente dello scultore Mario Benedetto Robazza, ispirata alla “Divina Commedia” di Dante Alighieri. Il MuRo è ospitato nel Polo Culturale Monsignor Francesco Giacci.

fregio dantesco al Museo Benedetto Robazza – www.comune.roccapriora.rm.it
Tra le opere scultoree in marmo, in bronzo e i dipinti, spicca l’altorilievo in marmo di 90 mq, l’opera monumentale realizzata dal Maestro Robazza nel 1994 con 18 pannelli che illustrano i 34 Canti dell’Inferno. Nel Museo è disponibile una sala didattica, allestita dal Consorzio Bibliotecario dei Castelli Romani, con i testi di narrativa e saggistica sulla Divina Commedia, su Dante e sull’artista Mario Benedetto Robazza.

narcisi – Facebook @nuovaprolocoroccapriora
Le pennellate di bianco tra le fontane e i vicoli di Rocca Priora profumano di narciso. Cresce spontaneamente e da decenni si celebra alla Festa del Narciso all’inizio di maggio, quando i narcisi fanno capolino in ogni dove, anche sui davanzali delle case.
Rocca Priora era un tempo il “nevaio di Roma”, un borgo fortemente legato per secoli al commercio della neve, utilizzata per conservare i cibi fino al 1800, quando furono inventati i frigoriferi. La neve era conservata in pozzi coperti dal fieno per essere poi trasportata e venduta a Roma con dei carretti. Per questo, nel Parco Naturale Regionale dei Castelli Romani si trova il Monumento Naturale Madonna della Neve, istituito nel territorio di Rocca Priora per preservare l’istrice, la volpe, l’upupa e la poiana.
La chiesa di Santa Maria della Neve risale alla fine del XVI secolo. Era una piccola cappella dove viveva un eremita e si recavano i roccaprioresi per pregare la Vergine d’avere copiose nevicate. Nel 1660, il marchese fiorentino Zenobio Baldinotti restaurò e ampliò la chiesa in segno di gratitudine alla Madonna, mettendo sull’altare maggiore una copia della Madonna della Neve oggi conservata in Santa Maria Maggiore a Roma. Quest’ultima, fu in effetti costruita dopo la miracolosa nevicata a Roma del 5 agosto 352.

Festa della Madonna della Neve – Facebook @Nevicando
Al suggestivo Santuario della Madonna della Neve è dedicata una festa nella prima domenica di agosto, in occasione della ricorrenza della Madonna della Neve. La solenne processione è accompagnata da musica dal vivo, spettacoli di artisti di strada, mostre e l’imperdibile nevicata artificiale, in ricordo di quella avvenuta il 5 agosto 352.

Bosco del Cerquone – www.parchilazio.it
Dal Santuario partono i percorsi nel Parco dei Castelli Romani, un’area protetta che ospita il Pantano della Doganella, un ex laghetto prosciugato negli anni Quaranta che appare e scompare nelle diverse stagioni, ricco di rari esemplari di tritoni e salamandre, e il Bosco del Cerquone, con alcuni esemplari secolari di cerro e farnia che superano i tre metri di circonferenza.

Pantano della Doganella – www.parcocastelliromani.it
Il Bosco del Cerquone a Rocca Priora è uno dei pochi esempi di bosco originario del territorio non convertito in castagneto. Si estende su un’area di circa 75 ettari e con la vicina zona umida della Doganella è nella lista europea dei SIC – siti di importanza comunitaria. Il Pantano della Doganella e il Bosco del Cerquone si trovano lungo la Via Tuscolana, all’altezza dei Pratoni del Vivaro.

Scottone – www.visitcastelliromani.it
Lo “Scottone” è un tipico formaggio-ricotta semiliquido da degustare molto caldo. A questa tipicità enogastronomica è dedicata l’ultracentenaria Sagra dello Scottone a Sant’Antonio Abate. Alla chiusura della Festa di Sant’Antonio Abate, si apre la sagra dedicata allo Scottone. Il latte delle pecore del Vivaro è bollito due volte fino a divenire una ricotta, servita caldissima in contenitori di coccio.

Cellette – foto di Giovanni Biallo @ www.visitcastelliromani.it
Le “Cellette al Sugo di Ricotta” è un piatto tradizionale roccapriolese legato alla pastorizia, immancabile coprotagonista il 17 gennaio alla Festa del Tozzetto e delle Cellette a Sant’Antonio Abate. Quando le cuoche iniziano a “’ncellettà”, raccontano aneddoti e storie antiche di Rocca Priora mentre prende forma la pasta di acqua e farina, dalla tipica forma allungata a “cordoncino”, fini come le cannucce. La salsa è a base di pomodori raccolti nella stagione estiva ed essiccati, amalgamato con la ricotta dei pascoli locali.
La “Panontella” è un pane unto nel grasso di guanciale grigliato e poi riempito di salsiccia, amato da pastori e tagliabosco. La Sagra della Panontella si svolge a metà luglio. Il 16 agosto si celebra il Patrono San Rocco alla processione con la statua del protettore per le vie di Rocca Priora, mentre nelle ultime due settimane di agosto c’è la Sagra dell’Agnello in località Colle di Fuori, un appuntamento imperdibile con i primi piatti dei Castelli Romani e l’agnello alla brace.