Anagni è situata su un colle nella valle Latina, in Ciociaria. Nota anche come “Città dello Schiaffo”, Anagni fu definita dallo storico tedesco Gregorovius “una delle più belle terrazze d’Europa”.

Piazza Innocenzo III – Anagni
La fondazione della città risale a circa 3.000 anni fa, da parte di popolazioni provenienti dall’Asia Minore e dalla Grecia. È posta su uno sperone dei monti Ernici, una posizione strategica che le ha permesso di assumere il ruolo di centro culturale, religioso e strategico. Ben quattro i pontefici che sono nati ad Anagni, detta anche “Città dei Papi”: Papa Bonifacio VIII, Papa Innocenzo III, Papa Gregorio IX, Papa Alessandro IV. A qualcuno è dedicata una piazza e ad altri uno dei piatti tipici più popolari: il Timballo Bonifacio VIII.

Cattedrale di Santa Maria – Anagni
La città è impreziosita da alcuni dei più bei complessi architettonici medievali d’Italia come la Cattedrale di Santa Maria Annunziata, costruita tra il 1071 e il 1105, uno dei più notevoli monumenti romanici del Lazio. La cripta affrescata è definita la “Cappella Sistina del Medio Evo”, uno dei più interessanti cicli pittorici del 1200.

Casa Barnekow – Instagram @takashi.hara_
Il centro medievale è impreziosito da campanili, logge e piazze dall’architettura sobria che rievocano alcune tra le più importanti vicende della storia d’Italia. Casa Barnekow è un esempio unico di architettura medioevale, con i due piani collegati da una scala esterna a profferlo, incorniciata da due ampie arcate a tutto sesto, una colonna centrale e dei pilastrini laterali, e a una decorazione ad archetti sostenuti da mensole.
C’è poi il duecentesco Palazzo papale di Bonifacio VIII, teatro di importanti avvenimenti storici come il famoso “schiaffo di Anagni”. A settembre si rievoca l’atmosfera medievale della settimana della ricorrenza dello storico Schiaffo ricevuto da papa Bonifacio VIII. Il Museo della Cattedrale di Anagni organizza eventi dedicati, tra cortei di figuranti in abiti medioevali.
A Piazza Dante, occupata principalmente dalla curia vescovile, in parte utilizzata come scuola, è da vedere la Chiesa di San Giovanni de Duce che ha avuto un ruolo fondamentale sia nell’ospitare i religiosi e i novizi da avviare al sacerdozio sia per la storia della parrocchia e della Congregazione dei Padri Caracciolini. L’altare sulla sinistra è dedicato a Francesco Caracciolo e fu realizzato da Giovanni Battista Gaulli, detto il Baciccia.
Tra i vini della zona, ricordiamo il Rosso Cesanese da abbinare ai piatti tipici della Ciociaria, come la pecora in umido. Tra i dolci, il Pan Giallo o Pan Pepato, dolce natalizio a base di canditi, frutta secca, pepe e cannella, il tutto impastato con miele, farina, mosto cotto d’uva e cotto al forno.