Il Parco Naturale Regionale dell’Appia Antica con i suoi 4.580 ettari è l’area protetta urbana più estesa d’Europa.

L'antico acquedotto romano nel Parco dell'Appia Antica

L’antico acquedotto romano nel Parco dell’Appia Antica

Per circa 16 chilometri, sempre percorribili, il visitatore potrà immergersi in un paesaggio di straordinaria bellezza in cui natura, storia e archeologia si fondono in un mix unico al mondo.
Dal centro della città, andando verso i Castelli romani, incontriamo resti di ville imperiali, acquedotti, monumenti di assoluto interesse nonché tenute agricole storiche.

Il Parco della Caffarella, foto da www.turismoroma.it

Il Parco della Caffarella, foto da www.turismoroma.it

Il tratto della via consolare compreso nel parco parte dalle mura Aureliane e arriva fino alla località di Frattocchie nel Comune di Marino, laddove l’Appia Antica incrocia la via Appia Nuova. Il percorso racchiude la valle della Caffarella.
La Valle è un polmone verde situato a ridosso delle mura Aureliane e compreso tra la Via Latina e la Via Appia. Protagonista della Valle è il fiume Almone, ritenuto sacro sin dall’antichità. Attorno al fiume ruotano miti e leggende che hanno reso celebre questo territorio.
Il Sentiero dell’acqua è una rete di percorsi all’interno della Valle che richiamano la presenza dell’acqua.

 Cascata nel Parco degli Acquedotti FecebooK@Parcoappiaantica

Cascata nel Parco degli Acquedotti FecebooK@Parcoappiaantica

Percorrendo il sentiero, nei suoi 200 ettari, è possibile ammirare una straordinaria biodiversità e diverse zone di interesse storico-naturalistico.
La Fonte Acquasanta Egeria è una fonte nota sin dall’antichità per le sue virtù terapeutiche e dal XVIII secolo fu collegata alla città.
La Cisterna romana risale al I sec. d.C. ed è ubicata alla periferia del rilievo appartenente al Complesso vulcanico dei Colli Albani.
Un altro luogo di grande interesse è il Bosco Sacro. Tre lecci rimangono del bosco di impianto settecentesco che a sua volta sorgeva sul sito in cui Erode Attico, primo grande proprietario terriero della zona, fece piantare un Bosco Sacro. Ancora oggi, per ogni bimbo nato nella zona, viene piantato un albero nel Bosco.
Il Ninfeo di Egeria è un’opera del II sec. d.C. Da una nicchia di fondo, dove vi è una statua coricata del dio Almone, sgorga l’acqua da una fontana. L’acqua proviene da una sorgente acidula sotto Via Appia Pignatelli ed è convogliata attraverso un canale in altre zone della Valle.
Per semplicità riassumeremo il percorso della Regina Viarum, come è chiamata l’Appia Antica, in tre grandi sezioni, descrivendo un percorso di un fascino unico.

L'ex Cartiera Latina - foto da www.parchilazio.it

L’ex Cartiera Latina – foto da www.parchilazio.it

Il primo tratto parte da Porta Capena a pochi metri dalle Terme di Caracalla ed arriva fino alla Tomba di Cecilia Metella. In questo itinerario incontriamo numerose chiese, edifici storici, aree archeologiche e complessi di Catacombe. Lungo il percorso incontriamo così la Chiesa di San Cesareo in Palatio, la Casina del Cardinale Bessarione e l’area archeologica del Sepolcro degli Scipioni, complesso funerario risalente al III sec. a.C. Al II miglio si trova uno dei pochi esempi di archeologia industriale a Roma, il Complesso dell’ex Cartiera Latina, risalente ai primi anni del Novecento e oggi sede dell’Ente Regionale del Parco dell’Appia Antica. Al bivio tra la Via Appia Antica e la via Ardeatina si trova il Sepolcro di Priscilla.

Catacombe di San Callisto

Catacombe di San Callisto

Il II miglio dell’Appia Antica è caratterizzato dalla presenza delle Catacombe cristiane. Tra le più grandi e importanti di Roma ci sono le Catacombe di San Callisto, quelle di San Sebastiano e le Catacombe di Domitilla. Al bivio tra Via Appia Antica e Via Appia Pignatelli sorge la catacomba ebraica di Vigna Randanini. Nei pressi del Complesso di Massenzio comincia il lungo rettilineo della strada romana, costeggiata da tanti monumenti antichi. L’itinerario di conclude davanti al Mausoleo di Cecilia Metella, monumento funerario costruito tra il 30 e il 10 a.C.

Mausoleo di Cecilia Metella, foto da www.turismoroma.it

Mausoleo di Cecilia Metella, foto da www.turismoroma.it

Il secondo itinerario parte dalla Tomba di Cecilia Metella e arriva al Mausoleo di Casal Rotondo e consente di apprezzare quasi esclusivamente rovine della civiltà romana. Possiamo così camminare sul basolato conservato per ben 2000 anni. Il passaggio dal IV al V miglio è caratterizzato dalla presenza di edifici sepolcrali dall’età repubblicana alla tarda età imperiale. Situata al V miglio si erge la maestosa Villa dei Quintili.
Il terzo itinerario va dal Mausoleo di Casal Rotondo e arriva alla Località Frattocchie/Santa Maria delle Mole. Il paesaggio di sfondo è quello della campagna romana, ci troviamo di fronte alle grandi tenute dell’Agro Romano, fino ai Castelli romani. La zona oltrepassa i confini di Roma per entrare nei comuni di Marino e Ciampino.

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