Il Parco Regionale dell’Appia Antica con i suoi 4.580 ettari è l’area protetta urbana più estesa d’Europa.
Per circa 16 chilometri, sempre percorribili, il visitatore potrà immergersi in un paesaggio di straordinaria bellezza in cui natura, storia e archeologia si fondono in un mix unico al mondo.
Dal centro della città, andando verso i Castelli romani, incontriamo resti di ville imperiali, acquedotti, monumenti di assoluto interesse nonché tenute agricole storiche.
Il tratto della via consolare compreso nel parco parte dalle mura Aureliane e arriva fino alla località di Frattocchie nel Comune di Marino, laddove l’Appia Antica incrocia la via Appia Nuova. Il percorso racchiude la valle della Caffarella.
La Valle è un polmone verde situato a ridosso delle mura Aureliane e compreso tra la Via Latina e la Via Appia. Protagonista della Valle è il fiume Almone, ritenuto sacro sin dall’antichità. Attorno al fiume ruotano miti e leggende che hanno reso celebre questo territorio.
Il Sentiero dell’acqua è una rete di percorsi all’interno della Valle che richiamano la presenza dell’acqua.
Percorrendo il sentiero, nei suoi 200 ettari, è possibile ammirare una straordinaria biodiversità e diverse zone di interesse storico-naturalistico.
La Fonte Acquasanta Egeria è una fonte nota sin dall’antichità per le sue virtù terapeutiche che dal XVIII secolo fu collegata alla città.
La Cisterna romana risale al I sec. d.C. ed è ubicata alla periferia del rilievo appartenente al Complesso vulcanico dei Colli Albani.
Un altro luogo di grande interesse è il Bosco Sacro. Tre lecci rimangono del bosco di impianto settecentesco che a sua volta sorgeva sul sito in cui Erode Attico, primo grande proprietario terriero della zona, fece piantare un Bosco Sacro. Ancora oggi, per ogni bimbo nato nella zona, viene piantato un albero nel Bosco.
Il Ninfeo di Egeria è un’opera del II sec. d.C. Da una nicchia di fondo, dove vi è una statua coricata del dio Almone, sgorga l’acqua da una fontana. L’acqua proviene da una sorgente acidula sotto Via Appia Pignatelli ed è convogliata attraverso un canale in altre zone della Valle.
Per semplicità riassumeremo il percorso della Regina Viarum, come è chiamata l’Appia Antica, in tre grandi sezioni, descrivendo

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