Il 21 aprile Roma festeggia il suo 2777° compleanno. Ma perché il Natale di Roma si celebra il 21 aprile? E quali sono le tradizioni più affascinanti da vivere ancora oggi nella Città Eterna? Ecco la storia.

Lupa Capitolina ai Musei Capitolini

Lupa Capitolina ai Musei Capitolini

Secondo la leggenda narrata da Varrone, Roma fu fondata il 21 aprile 753 a.C. da Romolo. La data del Natale di Roma fu fissata grazie ai calcoli astrologici di Lucio Taruzio Firmano, filosofo e matematico del I secolo a.C., amico di Varrone e Cicerone. Fino all’adozione del calendario gregoriano con gli anni numerati a partire dalla nascita di Cristo (Anno Domini), la cronologia romana partiva proprio “Ab Urbe condita”, ovvero “dalla fondazione della Città”.

Il primo a celebrare l’anniversario di Roma fu l’Imperatore Claudio nel 47, ben 800 anni dopo la sua nascita. I festeggiamenti per il primo millennio di Roma furono organizzati nel 248 da Filippo l’Arabo durante i Ludi Saeculares. Roma compiva esattamente dieci secoli! L’entusiasmo del popolo dell’Impero Romano che si affiacciava al Saeculum Novum fu raffigurato persino sulle monete con la scritta “1001”.

Nei secoli il 21 aprile ha assunto significati diversi. Durante l’Età Imperiale, il 21 aprile era la festa di San Cesareo (Kaisarios) per celebrare sia l’imperatore che il suo santo tutelare. Molti secoli dopo, per un periodo persino la Festa del Lavoro del 1° maggio ha coinciso con il 21 aprile.

Molte celebrazioni tradizionali sono andate perdute ma il Natale di Roma è stato riproposto dal Risorgimento come festa nazionale della Capitale d’Italia. Dal 1871 sulla torre del Campidoglio venne issata infatti la bandiera italiana e nel 1913 tutti i Comuni d’Italia hanno consegnato al sindaco Ernesto Nathan una targa commemorativa.

Come da tradizione, il 2777° Natale di Roma sono in programma due eventi spettacolari. Il primo e imperdibile è il fascio di luce che illumina la porta d’ingresso al Pantheon alle ore 12:00 del 21 aprile. Non da meno è la rievocazione storica del Natale di Roma del Gruppo Storico Romano che si svolge dal 19 al 21 aprile 2024 al Circo Massimo, i Fori Imperiali e il Colosseo.

Il 21 aprile alle ore 12:00 i raggi del sole penetrano nella cupola del Pantheon generando un effetto a dir poco straordinario. La luce solare entra dall’oculus del Pantheon con un’inclinazione tale da creare un fascio che centra perfettamente la porta d’ingresso da cui accedeva l’Imperatore. Si narra che proprio nel giorno del Natale di Roma, a mezzogiorno in punto, l’Imperatore Augusto varcasse la soglia del tempio. Riflettendo sul bronzo della porta, i raggi del sole illuminavano la sua figura, creando un effetto teatrale impensabile per l’epoca.

La cupola rappresenta infatti una gigantesca meridiana sferica che scandisce le stagioni. Il Pantheon fu ordinato tra il 25 e il 27 a.C. da Agrippa per onorare gli Dei. Successivamente fu ricostruito fra il 118 e il 125 d.C. da Adriano, l’imperatore appassionato di astronomia.

La rievocazione storica del Natale di Roma attraversa i luoghi più rappresentativi di Roma. Questo viaggio nel tempo ha come protagonisti Legionari, Vestali, Imperatori e Gladiatori, ma anche i popoli che furono a contatto con l’Impero Romano dal 753 aC al IV secolo dC. Ogni anno, la rievocazione storica del Gruppo Storico Romano è dedicata a un tema speciale. Nel 2024 sono le Strade Romane, un fattore di importanza incalcolabile nella storia dell’umanità̀.

La rievocazione fa rivivere lo sbarco di Enea sulle coste laziali e l’incontro tra il Dio Marte e Rea Silvia, la madre dei due gemelli ritrovati dal pastore Faustolo e sua moglie Acca Larenzia. Nel finale si rivivono la scena del tracciato del solco e il fratricidio di Remo da parte di Romolo.

Tra gli eventi clou, sono imperdibili la Commissio Feriarum, ovvero il rituale con le sei vestali che accendono il fuoco e il Corteo Storico con circa 2000 rievocatori e 79 associazioni provenienti quest’anno da 15 nazioni europee.

Perdiamoci tra le pagine della storia della Città Eterna, riviviamo i suoi fasti al Natale di Roma!

 

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