Colleferro è una vivace cittadina che conserva preziose testimonianze del passato, a cominciare dai resti del Castello Vecchio, oggi parte della Rete delle Dimore Storiche del Lazio, e la Torre di Piombinara.

Castello vecchio a Colleferro
Il Castello disteso su un pianoro, dominava un’ampia altura in maniera strategica, a guardia della valle del Fiume Sacco (da qui il nome castrum Fluminariae) e della Via Latina.
Nel dopoguerra le industrie tradizionali vanno in crisi, ma la nascita dello stabilimento dell’Avio, che produce parti dei vettori spaziali dell’Esa, fa di Colleferro la Città dello Spazio.

Chiesa di santa Barbara a Colleferro Ph @ cittamorandiana.it
Uno dei simboli della città è la Chiesa di Santa Barbara, in stile romanico moderno, con la sua facciata scandita da pilastri in cemento armato su progetto di Riccardo Morandi. Lo stesso noto ingegnere che nel 1935 progettò l’intero assetto urbanistico di Colleferro, definito per questo la Città Morandiana. Il nucleo della città fu concepita al servizio dei lavoratori dell’area industriale, e in particolare in funzione dei lavoratori della Bombrini Parodi Delfino (BPD), lo stabilimento di produzione di polvere da sparo ed esplosivi che esplose nel 1938, uccidendo 60 persone.

Rifugio antiaereo a Colleferro – Ph @ comune.colleferro.rm.it
Da non perdere una visita ai rifugi antiaerei di Colleferro che rappresentano un’importante parte storica della collettività. Oltre 6 km di cunicoli che furono scavati inizialmente per prendere la pozzolana e utilizzati dopo come riparo dai bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale. Oggi i rifugi sono visitabili il 4 dicembre, festa di Santa Barbara patrona di Colleferro, in occasione di eventi e rappresentazioni o anche per appuntamento.

L’elefante del Pleistocene al museo di Colleferro – Ph @ museoatt.it
Nel comune sono presenti, il Museo Archeologico del Territorio Toleriense in cui sono raccolti reperti rinvenuti in alcuni siti archeologici del territorio con le testimonianze della vita umana nella zona a partire dal Pleistocene fino al Medioevo. Tra le maggiori attrazioni in mostra nel museo c’è sicuramente l’unico esempio di ricostruzione in scala reale di un elefante dalle zanne dritte vissuto nella zona di Colleferro circa 350mila anni fa.

Museo delle Telecomunicazioni a Colleferro – Ph @ FB museotelecomunicazionicremona
Tra le altre esperienze consigliate, anche una visita al Museo Civico delle Telecomunicazioni, dedicato a Guglielmo Marconi. Un’opportunità per tutti gli amanti della tecnologia e della storia della telecomunicazione. Ben 1200 esemplari di ogni epoca e nazionalità, dalle prime forme di comunicazione come i corni degli uomini primitivi ai megafoni, trombette e sirene del Medioevo, alla telegrafia aerea del Settecento, proseguendo con il telegrafo, il telefono la telescrivente del Novecento fino alla rivoluzione digitale, dalle prime radio ai nuovi mezzi per comunicare.

Murales a Colleferro per Willy Monteiro Duarte
La cittadina di Colleferro ha dedicato numerosi omaggi in ricordo di Willy Monteiro Duarte il giovane italiano di origini capoverdiane ucciso durante un pestaggio il 6 settembre 2020 a Colleferro nel tentativo di difendere un amico in difficoltà. Una Piazza Bianca, una scultura e alcuni murales artistici, valgono una pausa di ammirazione e riflessione durante la visita della cittadina. In memoria del giovane di Colleferro è stata istituita per legge anche la Giornata del Rispetto che si celebra ogni anno il 20 gennaio in Italia per promuovere la lotta al bullismo e ogni forma di discriminazione e prevaricazione.
Colleferro è anche una cittadina che conserva le sue tradizioni, anche quelle della tavola. Tra le particolarità sono degne di nota: le fettuccine alla papalina, una variante della carbonara, i cuori di carciofo alla maggiorana, i “panzerotti alla romana, i mustaccioli, tipici dolci ricoperti da una glassa di cioccolato e caratterizzati all’interno da una pasta morbida dal sapore di miele e frutta candita.