Il “Mar Rosso” nelle secche di Tor Paterno

Nulla emerge dall’acqua. È un mondo nascosto lì in fondo. A diciotto metri sotto il livello del mare e a sole cinque miglia dalla spiaggia, si apre il sipario e ci si ritrova in un paesaggio fiabesco. Siamo alle Secche di Tor Paterno, a pochi chilometri da Roma e ancor meno da Ostia. La sorpresa è clamorosa al punto che ci si chiede: “ma davvero siamo nel Tirreno o nel Mar Rosso”?

Superata ogni perplessità, ora è facile abbandonarsi allo stupore. Il mondo si capovolge: disabitato in superficie, pieno di vita in fondo al mare.

La Poeseidonia Oceanica con le sue radici, fusto, foglie, fiori e frutti arreda il fondale formando praterie che diventano la casa di organismi animali e vegetali. E’ un elemento chiave per la conservazione degli ecosistemi del Mar Mediterraneo, non pensate che sia un’alga, perché nulla ha a che farvi!

Scendiamo ancora.
Celenterati, stretti parenti del corallo, come la bellissima Gorgonia rossa e gli Alcionari, rarissimi altrove. Uno studio di pochi anni fa attesta la presenza di Gerardia savaglia, un raro celenterato noto come “Falso Corallo nero”. Sono numerose le specie di pesci, sia di fondale, come la Murena, il Gronco, e la Rana pescatrice, la Spigola, il Cefalo, l’Occhiata, il Sarago. In superficie, in alcune stagioni, non è difficile avvistare i delfini, ve ne sono moltissimi stanziali.

Polpo

Insomma un paradiso sottomarino che nulla ha da invidiare ai Caraibi, parola di Maurizio Gubiotti, il presidente di Roma Natura che da sei anni amministra con passione e competenza, da ex sub quale è stato, questo paradiso marino e terrestre.

L’area in cui sono racchiuse le Secche di Tor Paterno è infatti immersa nel Borghetto dei Pescatori con le sue casette basse e pittoresche a ridosso del porticciolo, dove ormeggiano e transitano le barche. Lo si sente nell’aria il sapore di antiche tradizioni marinaresche e chissà anche di qualche bella frittura, messa su da un pescatore in pausa pranzo. Se si è fortunati, alzando gli occhi al cielo, è possibile scorgere un’aquila reale che da queste parti ha trovato casa.

Sempre nell’area della secca, che è un parco naturale, c’è la Casa del Mare, un presidio della vigilanza ambientale ma anche un luogo dove poter partecipare a eventi didattici e culturali.

Razza

Ed è proprio dalla Casa del Mare che potrete virtualmente immergervi e ammirare le Secche di Tor Paterno!
Grazie a un ingegnoso sistema tecnologico, i visitatori, attraverso uno schermo gigante, potranno seguire un sub esperto che calatosi nelle secche, attraverso la maschera, proietterà ciò che vede sullo schermo nella Casa del Mare. Non solo! Ogni visitatore, potrà dialogare con il sub, chiedendogli di avvicinarsi a un pesce piuttosto che a una pianta, insomma, sarà come essere lì con lui.

Per chi invece è in possesso del tesserino da sub che consente la discesa fino ai 21 metri, potrà, con i dovuti accorgimenti, calarsi da solo.
Ciò che colpisce davvero di questo paesaggio, la cui ricchezza della bio massa, che è l’indice con cui si misura la popolazione vegetale e animale, è seconda solo a Tavolara in Italia, è la sorpresa da cui è colto il visitatore, che mai si aspetterebbe di trovare a pochi metri da lui un cavalluccio marino, quasi un personaggio mitologico oggi, oppure un delfino intento a giocare con i compagni.

Murena

Che vi siate immersi oppure in filo diretto con il sub, buone Secche di Tor Paterno!

 

 

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