Monte San Giovanni Campano è un borgo ciociaro arroccato sui monti Ernici, lungo il digradare di un colle roccioso che culmina nel Castello Ducale.

Castello Ducale – comune.montesangiovannicampano.fr.it
Il Castello Ducale risale alla fine del X secolo. Ha due torri, una pentagolare e una quadrangolare, detta Torre Maschia, e ha svolto per secoli la funzione di difesa dei confini meridionali dello Stato Pontificio. Nel 1243, quando era una proprietà dei conti d’Aquino, vi fu rinchiuso San Tommaso d’Aquino per impedirgli di intraprendere la carriera ecclesiastica con i padri domenicani. Nei due anni di prigionia, San Tommaso scrisse i testi filosofico-scientifici “De Fallacis” e “De Propositionibus Modalibus”.

Monte San Giovanni Campano
L’antico borgo di Monte San Giovanni Campano era difeso dagli strapiombi e da un’imponente cinta muraria. Oggi, sono visibili solo alcuni tratti delle mura risalenti all’XI secolo, come le quattordici torrette quadrate e cilindriche, semidistrutte dal terremoto del 1703 e poi restaurate, e le rimanenti delle trentasei torrette d’allora, oggi inglobate nelle case perimetrali o sommerse dalla vegetazione. Sono ancora visibili le tre Porte medievali, dei Codardi, di San Rocco e della Scrima.

Divieto di Dimenticarmi – foto tg24.info
“Divieto di dimenticarmi”, è questo che indica il cartello a Monte San Giovanni ai piedi della Torre Maschia per l’impossibilità di dimenticare la bellezza del borgo. I due soggetti stilizzati si baciano tra il castello ducale, con le due inconfondibili torri diverse dove fu rinchiuso San Tommaso, il giglio e le due chiavi incrociate, simboli del Regno delle Due Sicilie e del Papa.

Collegiata Santa Maria della Valle e Santuario Madonna del Suffragio – comune.montesangiovannicampano.fr.it
La Collegiata di Santa Maria della Valle è un luogo di culto di origine medievale, a navata unica. La struttura attuale risale al 1500, in stile tardo rinascimentale. Il portale bronzeo è un’opera dello scultore anagnino Tommaso Gismondi. La Collegiata custodisce l’immagine della Madonna del Suffragio, donata da papa Urbano VIII. Alle feste patronali, si può assistere alla suggestiva “discesa della Madonna”.
Sagne e fagioli sono il piatto tradizionale, insieme ai caratteristici “fedelini”, sottili fettuccine al ragù, e la “garofolata”, gustosi involtini di carne di pecora ripieni di chiodi di garofano e altre spezie.
