Dal Perugino a Michelangelo Buonarroti, nella chiesa dedicata a Santo Stefano, nel piccolo comune di Rocca Santo Stefano, potrete emozionarvi con opere di grandissimo valore artistico.
Il centro storico del paese con l’intreccio di piccoli vicoli e case in pietra locale è ancora oggi un gioiello medievale da ammirare in una lunga passeggiata passando per la Chiesa di Santa Maria Assunta, quella dedicata a San Sebastiano e la Chiesa di Sant’Antonio di Padova.
Rocca Santo Stefano non ha avuto una storia facile, il paese venne infatti spesso depredato sia da Filippo da Marano che dai signori di Civitella, l’attuale Bellegra, fu così che si rese necessaria la costruzione sullo sperone più alto della roccia di un piccolo castello. A poco a poco attorno ad esso sorsero molte case e fu costruito anche un lazzaretto dove venivano tenuti in isolamento i malati di peste nei periodi delle epidemie, per questa ragione gli fu attribuito il nome di Rocca, dedicata al santo patrono della cittadina.
Per chi ama gli animali, Rocca Santo Stefano ospita ValleVegan, a pochi chilometri da Roma, un centro dedicato a varie attività di recupero, rinaturalità, accoglienza per quegli animali che hanno subito torture, reclusioni, derisioni e privazioni da parte dell’uomo.
Da gustare i funghi porcini della zona, gli gnoccacci, la polenta al sugo di spuntature, le costine di maiale o con il castrato con carne di montone e la pasta e fagioli con i “quadrucci”. Tra i dolci buonissime sono le ciambelle al vino cesanese dal tipico colore rosato e quelle all’anice.