Picinisco è un borgo medievale fortificato adagiato sul monte Meta, nel versante laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, circondato da faggi, castagneti e boschi di querce. In questo piccolo borgo della Valle di Comino sventola la Bandiera Arancione, assegnata dal Touring Club Italiano per la qualità dello sviluppo turistico-ambientale.
Il viaggio alla scoperta di Picinisco passa attraverso una natura incontaminata e paesaggi mozzafiato, coniugando natura, sostenibilità e fede. L’antico borgo si sviluppa intorno al Castello, eretto nell’XI secolo e ora proprietà privata, con le torri e le mura merlate, in ricordo della sua antica funzione difensiva.
Una passeggiata tra i vicoli e i palazzi del centro storico, con le signorili facciate e i grandi portali di pietra, conduce in piazza Fucina con la sua splendida meridiana. E ancora, in piazza Ernesto Capocci troneggia un platano centenario, tra il Palazzo degli Orologi e la chiesa di San Rocco, edificata nel 1500.

Picinisco
Non mancano le chiese antiche come la Collegiata di S. Lorenzo Levita e Martire, patrono di Picinisco, e la chiesa di Santa Maria Assunta del 1100, poco distante dal centro. La Chiesa Collegiata di S. Lorenzo Levita e Martire è stata costruita nel 1305 e successivamente modificata negli anni. Oggi è in stile Barocco e custodisce un organo del Seicento, restaurato nel 1739. In stile romanico, la chiesa di Santa Maria Assunta fu probabilmente fondata sui resti di un’antica necropoli e custodisce un affresco del XIV secolo.

pasta con gli orapi
Questa piccola comunità conserva ancora intatto il fascino delle tradizioni e delle eccellenze enogastronomiche locali, come pasta con gli orapi, il famoso Pecorino di Picinisco Dop e il Maturano, un antico vino originario della Val di Comino e recentemente riscoperto.
A metà giugno si celebra la Festa degli Orapi, gli spinaci selvatici che crescono nel Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise in tarda primavera, soprattutto dove tradizionalmente pascolano le greggi. Le splendide escursioni in montagna raggiungono il “Baraccone delle Femmine” nella Valle Tabaccara, per assaggiare le ricette tipiche a base di orapo.

Pecorino di Picinisco Dop
Il Pecorino di Picinisco Dop è un prodotto molto radicato nel territorio. Pastori e caseari della Valle di Comino preservano le tecniche di allevamento e tramandano la loro abilità di produttori di formaggio. Ad agosto, si svolge il Festival della Pastorizia, con convegni sul tema e degustazione dei prodotti tipici, come il Pecorino. Il Festival della Pastorizia è un’occasione imperdibile per calcare le montagne dove i pastori pascolano i greggi.

Prati di Mezzo, Monte Forcellone e Monte Meta
Picinisco offre panorami emozionanti e un’ampia scelta di attività soprattutto per gli amanti dell’outdoor e dello sci. Il comprensorio sciistico Prati di Mezzo si trova nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Per lo sci e lo snowboard sono disponibili 3 km di piste, campo scuola e una pista rossa, 2 impianti trasportano gli sciatori. Il comprensorio di sport invernali si trova ad un’altitudine oltre i 1400 metri.

Casa Lawrence
Da non mancare una sosta a Casa Lawrence, in contrada Cervi, dove nel 1919 soggiornarono il famoso scrittore e drammaturgo inglese David Herbert Lawrence e sua moglie Frieda.

Casa Lawrence, interni – www.retedimorestorichelazio.it
“…La casa è composta al pian terreno da una cucina più simile a una spelonca, le altre stanze sono un locale per il vino, uno per l’immagazzinamento e uno per il grano, al piano di sopra ci sono tre stanze da letto e un semi granaio per pannocchie di granturco, letti e un pavimento nudo… Dobbiamo cucinare su di un fuoco e mangiare i nostri cibi sulle ginocchia seduti su di una panca d’avanti al fuoco di una cupa cucina… Io credo che ti piacerebbe qui, ma come farai per i bambini? È impossibile! Non c’è nemmeno la parvenza di un bagno…”.
Così Lawrence descrive Casa Lawrence durante il suo soggiorno dopo la prima Guerra Mondiale nella villa vittoriana di Orazio Cervi, dove trovò l’ispirazione per completare “The Lost Girl” (“La ragazza perduta”). Gli ambienti interni alla casa in tipico stile inglese, i panorami e gli abitanti di Picinisco sono lo sfondo alla storia d’amore raccontata nel romanzo.
Le minuziose descrizioni delle stanze e degli arredi nel romanzo hanno consentito alla famiglia Pacitti, proprietaria dell’edificio, di restaurarlo rispettando lo scenario che tanto colpì e ispirò l’illustre ospite e sua moglie Frieda. Oggi, al pianterreno c’è un ristorante dove gustare la cucina tipica contadina, al piano superiore ci sono 2 camere da letto, una sala e una zona museo. Casa Lawrence è una delle Dimore Storiche del Lazio, visitabile e con un agriturismo.