13 marzo 1994. Fu questo il giorno, il mese e l’anno in cui venne trovato nei pressi di Ceprano in provincia di Frosinone, l’uomo di Argil, una forma tarda di Homo Erectus. Risalente al Paleolitico inferiore, i resti del cranio rinvenuto sono riconducibili ad esemplare adulto fra i 20 e i 40 anni di età, vissuto secondo la datazione geologica circa 800.000 anni fa.

A seguito di alcuni lavori sul manto stradale, la terra smossa e inumidita dalle recenti piogge, con occhio di chi sa riconoscere le stratigrafie geologiche, il professor Biddittu notò qualcosa nello strato argilloso. Si trattava di un piccolo frammento, qualche centimetro appena, d’osso. Scrutando per bene nel terreno sezionato dai mezzi meccanici, apparve allora la massiccia arcata orbitaria di un cranio umano.

Oggi l’uomo di Argil risulta essere tra i più antichi europei che conosciamo. Non solo. È una prova di tesi evolutive che ha aperto un mondo di ricerche che potranno gettare nuova luce sul nostro passato e sull’ evoluzione umana.

Sono trascorsi 25 anni da quella data. Così, per ricordarla il 18, 19 e 20 ottobre si ripercorreranno i momenti della ricerca e della scoperta, con visita del luogo del rinvenimento in località Campogrande e Ceprano, ai musei preistorico di Poi ed archeologico di Ceprano.

Nella prima giornata di incontro, le associazioni Ecomuseo Argil e TUA, in collaborazione con le amministrazioni di Ceprano e Pofi, si tratterà della storia dell’argilla, perché l’Uomo di Ceprano, è noto anche come Argil proprio per lo strato di argilla da cui era coperto e che gli ha consentito di conservarsi fino al suo ritrovamento.

Nella seconda giornata il CAI Percorsi Storici, il gruppo dei Dodici, la proloco di Ceprano e Pofi celebreranno l’Anno del Turismo Lento con la Festa della Francigena del Sud – Via Latina che prevede una passeggiata “sostenibile” da Aquino a Ceprano, nella località dove fu trovato Argil.

Nella terza giornata con l’associazione TUA ed Ecomuseo Argil si visiterà Pofi e il suo museo Preistorico che racchiude testimonianze preziosissime sulla preistoria locale. Una lunga passerella conduce dal museo all’area archeologica delle Paludi dove è stato scavato un villaggio palafitticolo.

Un cacciatore di elefanti, nascosto tra le felci, lo immaginiamo così Argil, mentre trascorreva il suo viver quotidiano, ciò che resta del suo passaggio sulla terra è un cranio, che attraverso studi e ricostruzioni e ricostruzioni ci racconta molto della sua vita che in questi tre giorni a lui dedicati potremmo scoprire.

 

Social share
SCOPRI ANCHE

Il Lazio goloso a dieta pre-natalizia

È iniziato l’Autunno e, per molti, la dieta pre-natalizia. Noci, castagne, nocciole e mandorle, godiamoci l’Atunno del Lazio goloso color frutta secca!

Silent Walking nel Lazio tra le Big Bench

Sentitevi minuscoli e meravigliatevi sulle 12 Panchine Giganti nel Lazio. Il silent walking è forse il modo migliore, una passeggiata solitaria e silenziosa.

Cinema Immortale di Vittorio De Sica nel Lazio

A 50 anni dalla sua scomparsa il 13 novembre 1974, ricordiamo i luoghi nel Lazio del Cinema Immortale di Vittorio De Sica, padre del Neorealismo Italiano.

In viaggio nel Lazio bizzarro tutto è possibile

Viaggiamo nel Lazio bizzarro per scoprire luoghi insospettabilmente strani, macabri o paradisiaci, e sempre avvolti in un alone di mistero e sorpresa.

Luoghi Misteriosi del Lazio da visitare ad Halloween

Ciak si gira il film gotico per Halloween in 5 luoghi da brivido nel Lazio. Hai il coraggio di svelare questi macabri misteri di diavoli, morti, fantasmi e…?

Foliage e altri motivi per amare l’Autunno nel Lazio

Si apre il sipario sul Foliage e altri motivi per amare l’Autunno nel Lazio, 5 straordinari “punti di osservazione” del paesaggio color ruggine, rosso e oro.

10 luoghi imperdibili che non ti aspetteresti nel Lazio

Nella Giornata Mondiale del Turismo 2024 viaggiamo insieme nei 10 luoghi imperdibili che non ti aspetteresti di vedere nel Lazio, siti spettacolarmente unici.

Il Cicolano in 7 tappe a caccia dell’Arcobaleno

La leggenda irlandese narra d’un folletto dal cappello verde che custodisce un tesoro alla base dell’arcobaleno. Abbiamo trovato la pentola d’oro nel Cicolano!

Nel Lazio dove i tronchi svelano arte e poesia

Alla scoperta delle opere artistiche cariche di poesia realizzate dal giovane scultore che scolpisce sui tronchi mozzi abbandonati lungo il ciglio delle strade.

Vulci tra archeologia, natura e leggenda

Un viaggio tra storia, leggende e bellezze naturali nel Parco Archeologico di Vulci a Montalto di Castro e Canino, nel cuore del comprensorio degli Etruschi.